Mes, Dombrovskis all'attacco: ​"Dall'Italia reazione esagerata"

Il vicepresidente della Commisione europea si schiera con Conte: "Ho sentito preoccupazione per una ristrutturazione automatica del debito, ma non c'è questo automatismo"

Mes, Dombrovskis all'attacco: ​"Dall'Italia reazione esagerata"

Valdis Dombrovskis si dice sorpreso dalle preoccupazioni sollevate dall'Italia sul Mes. Intervistato dal Corriere della Sera, ha espresso il proprio stupore: "Non mi aspettavo questa reazione a uno stato così avanzato, dopo una lunga discussione". E ha difeso la riforma del fondo salva-Stati: "Sostiene importanti innovazioni, soprattutto il backstop per il Fondo unico di risoluzione, che aumenterà la stabilità per tutti i Paesi dell'area euro". Il vicepresidente della Commisione europea ha tentato di tranquillizzare gli italiani: "Ho sentito preoccupazione per una ristrutturazione automatica del debito", ma ha voluto precisare che "questo meccanismo" non è contenuto "né nel Mes attuale né nel Trattato di riforma". È comunque soddisfatto per l'"accordo di principio trovato l'altra notte, in modo da rassicurare l'Italia su specifiche preoccupazioni che aveva manifestato".

È stato toccato anche il tema del debito pubblico del nostro Paese: "I fondamentali macroeconomici dell'Italia sono relativamente solidi, incluso un debito privato relativamente basso e un avanzo delle partite correnti", e per tale ragione "nel breve periodo i rischi alla sostenibilità sono limitati". Successivamente ha aggiunto una notizia che giudica positiva: "I rendimenti dei titoli di Stato sono sostanzialmente scesi rispetto alla fine del 2018, con un importante risparmio sulla spesa per gli interessi".

"Non ci aspettiamo una recessione"

Il lettone non si è sbilanciato sul compromesso raggiunto all'Eurogruppo: "Di solito si è soddisfatti quando si raggiunge un accordo. Serve ancora lavoro, ma sento che c'è un atteggiamento costruttivo tra gli Stati membri". Ha colto l'occasione per ribadire che uno degli obiettivi del suo mandato sarà quello di "completare l'Unione bancaria". Si è registrata un'apertura alla proposta del ministro delle Finanze tedesco Scholz per un'assicurazione comune sui depositi bancari, subordinata però a una drastica riduzione dei titoli di Stato nei portafogli delle banche: "Accogliamo tutti i contributi del dibattito. Il compromesso finale dovrà essere percepito come equo da tutti gli Stati membri, questo significa che le posizioni di tutti dovranno avvicinarsi".

Ricorso alla diplomazia per quanto riguarda la manovra italiana: "La nostra opinione è già ben nota. Abbiamo invitato tutti gli Stati membri con un bilancio a rischio di essere non conforme ai requisiti del Patto di stabilità di correggere le loro strategie finanziarie".

Dombrovskis infine si è detto tranquillo su un'ipotetica recessione nell'Ue: "Non ce l'aspettiamo, anche se è vero che in passato abbiamo visto un indebolimento delle economie europee e mondiali. Tutti gli Stati membri sono destinati alla crescita".

Tuttavia vi è una serie di rischi interconnessi "che potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita se si materializzassero". Dunque soprattutto i Paesi con un debito molto alto dovrebbero "portare avanti politiche fiscali prudenti. E certamente, quelli che hanno lo spazio fiscale dovrebbero usarlo adesso".

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