Donne, gay e musulmane: il Congresso delle prime volte

La Ocasio-Cortez, 29 anni, è la più giovane della storia Elette due islamiche e due native. Record femminile

Donne, gay e musulmane: il Congresso delle prime volte

I l simbolo dell'esercito delle new entry è lei, incarnazione della sinistra americana che risponde al populismo di destra con il populismo di sinistra. Alexandria Ocasio-Cortez, 29 anni appena compiuti, figlia di un architetto nato povero nel Sud del Bronx e di una donna delle pulizie originaria di Puerto Rico, è la nuova e più giovane parlamentare della storia degli Stati Uniti, in un Congresso che batte ogni record di rappresentanza femminile, con almeno cento donne che per la prima volta siederanno alla Camera, due delle quali - una prima assoluta anche questa - di religione islamica e due native americane, cioè discendenti dei Pellerossa.

Eletta con uno strepitoso 78% dei voti nel 14esimo distretto di New York (Bronx e Queens) contro il candidato repubblicano Anthony Pappas, che ha perso l'appoggio del partito dopo la scoperta di un passato di violenze domestiche, la neodeputata Alexandria ha continuato a lavorare come cameriera, anche dopo la laurea in Economia, per aiutare la madre che rischiava il pignoramento della casa in seguito alla morte del marito per un cancro. Il suo slogan - «La gente contro i soldi» - spiega perché sia ormai considerata l'erede perfetta di Bernie Sanders, il «socialista» ed ex contendente democratico di Hillary Clinton nel 2016, che potrebbe ritentare la corsa alla Casa Bianca nel 2020. «Non tutti i dem sono uguali», dice Alexandria prendendo le distanze dai ricchi del partito, quei «democratici che prendono i soldi delle multinazionali, traggono profitto dai pignoramenti e non possono rappresentarci» mentre «gli elettori sapevano che io ero l'unica candidata a non prendere soldi dalle grandi aziende». Alexandria vuole l'assistenza sanitaria per tutti, l'università gratuita, l'aumento del salario minimo a 15 dollari l'ora, uguaglianza di diritti fra uomini e donne, ed è convinta che «nessuno dovrebbe essere troppo povero per poter vivere decentemente». In attesa di battersi per i suoi cavalli di battaglia, si gode il record di deputata più giovane della Storia.

Al suo fianco una pletora di eletti che infrange radicate consuetudini. In Tennessee, Marsha Blackburn diventa la prima donna senatrice. E record di donne si registra in Michigan, dove la democratica Gretchen Whitmer, simbolo del #metoo che si è opposta alla nomina del giudice Kavanaugh alla Corte Suprema, è stata eletta governatore, Dana Nessel procuratore generale, Debbie Stabenow senatore, la dem palestinese Rashida Tlaib, 42 anni, maggiore di 14 fratelli, cresciuta a Detroit, è la prima musulmana alla Camera, insieme alla rifugiata somala Ilhan Omar, deputata del Minnesota, che si fa notare per i suoi hijab colorati. Donna è anche la prima nativa americana eletta al Congresso, Debra Haaland, deputata del New Mexico, mentre a rappresentare la minoranza Lgbt è un'altra nativa, dichiaratamente lesbica, la deputata del Michigan Sharice Davids.

Battuta d'arresto, invece, per alcuni candidati di punta, molti dei quali afroamericani, sui quali i democratici avevano grandi aspettative. Per poco (48,3% contro il 50,9 del suo contendente) l'eroe democratico Beto O'Rourke non è riuscito a strappare il seggio di senatore in Texas a Ted Cruz, ex «nemico» interno di Trump, al quale il presidente ha regalato a fine corsa un decisivo endorsement. Non ce la fa per un soffio (49% a 49,7%) neanche il dem Andrew Gillum, che sperava di diventare il primo governatore afroamericano della Florida ma è stato battuto da Ron DeSantis, uno dei pupilli del presidente. In una sorta di rievocazione del vecchio incubo Florida (come nel duello presidenziale Bush-Gore del 2000), il senatore dem Bill Nelson chiede il riconteggio per la corsa al Senato contro Rick Scott (possibile quando il margine è pari o inferiore allo 0,5%).

Stesso copione in Georgia, dove la dem Stacey Abrams, che puntava a diventare il primo governatore donna, fino all'ultimo non ha voluto concedere la vittoria a Brian Kemp. Fine corsa anche per il sindacalista Randy Bryce, «baffi d'acciaio», simbolo della classe operaia, battuto dal repubblicano Bryan Steil in Wisconsin, nel seggio occupato finora dallo speaker della Camera Paul Ryan.

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