Il voto, l'energia, l'Ucraina: Draghi detta ancora l'agenda all'Italia

Il premier uscente accolto dagli applausi si dice fiducioso nei confronti del futuro dell'Italia: "Un grande Paese, ce la farà" e ricorda le linee da seguire per il futuro

Il voto, l'energia, l'Ucraina: Draghi detta ancora l'agenda all'Italia

Anche Mario Draghi interviene oggi al Meeting di Rimini, ed il suo arrivo è stato accolto da fragorosi applausi. Salito sul palco della kermesse di Cl, il premier uscente ha trovato la platea dell'Auditorium della Fiera tutta in piedi, e qualcuno ha anche gridato dei ringraziamenti.

Manifestazioni di fiducia che hanno commosso il presidente del Consiglio, il quale si è detto colpito da tanto calore. Il suo primo pensiero, a inizio intervento, è stato per i giovani: "Vivete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione e la testimonianza di una vita coerente per questi ideali. Ecco perché il vostro entusiasmo mi colpisce, voi siete la speranza della politica".

"L'Italia ce la farà"

Doverosa un'analisi relativa alla situazione attuale. Draghi non nega i problemi che il nostro Paese sta attualmente affrontando. "Siamo in un momento estremamente complesso per l'Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione, con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan", dichiara il premier. Questo clima turbolento non può che incidere sull'economia. "La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza" passa infatti a dire,"e l'inflazione pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese".

La situazione, tuttavia, deve essere usata come un punto da cui ripartire, guardando avanti con "immaginazione e pragmatismo". Draghi esorta a "ragionare sul Paese che siamo e su quello che vogliamo diventare". Il lavoro da fare è tanto, e spetterà al prossimo esecutivo guidare la Nazione, fornendo risposte concrete ai cittadini. "Le sfide sono molte: come continuare a diversificare gli approvvigionamenti energetici, come calmierare le bollette, spingere sulle energie rinnovabile per affrontare il cambiamento climatico, dare stabilità ai conti pubblici e equità, far mantenere all'Italia il ruolo di protagonista nel mondo all'interno di Ue e legame transatlantico. È un passaggio storico che va affrontato", spiega l'ex numero uno della Bce.

Tuttavia, la speranza rimane, perché "l'Italia è un grande Paese che ha tutto quel che serve per affrontare le difficoltà".

"Gli italiani hanno reagito"

Draghi riporta come esempio il modo in cui l'Italia si è rialzata dopo la crisi legata all'emergenza sanitaria. In piena pandemia, in molti hanno espresso scetticismo nei confronti del nostro Paese, ma alla fine "abbiamo reagito e riscritto la storia".

"Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così", afferma il premier. "Gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l'Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti".

Da qui l'invito ad andare a votare alle elezioni del 25 settembre. E l'augurio che il prossimo esecutivo preservi lo spirito repubblicano. "Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l'Italia ce la farà anche questa volta", chiude il presidente del Consiglio.

Draghi ricorda inoltre che il calo debito/pil nel 2021-2022 registrato nel nostro Paese è il migliore da 1945, e che ci siamo dimostrati migliori di Francia e Germania: "Secondo il Fondo monetario internazionale cresceremo più di Francia, Germania e della zona Euro nel suo complesso".

Energia e indipendenza

Uno dei problemi più impellenti, adesso, è l'energia a cui si legano forti rincari. Mario Draghi insiste sulla necessità di imporre un tetto ai costi. Tale proposta sarà avanzata al prossimo Consiglio europeo. Non solo. Fra le idee, c'è anche quella di slegare il prezzo dell'energia elettrica da quello del gas. "Un legame che non ha più senso", secondo Draghi.

"Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture", spiega il premier. "Ma i limiti di queste posizioni sono evidenti: l'Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Prossimo consiglio europeo sarà presentata una proposta dalla commissione".

Importante rendersi indipendenti, in particolar modo dal gas russo, continua il presidente del Consiglio."Se sarà realizzata nei tempi previsti la costruzione dei due rigassificatori, l'Italia sarà indipendente dal gas russo nell'autunno del 2024: è un obiettivo fondamentale", dichiara.

Italia: cosa è stato fatto e cosa c'è da fare

"Crescita, occupazione dignità nella vecchiaia, ai giovani fiducia e mezzi per raggiungere i loro obiettivi", sono le linee dettate da Mario Draghi, che spiega quali sono stati i punti cardine del suo governo, dai tagli delle tasse agli aiuti per la casa ai giovani.

"In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere, e così abbiamo fatto", precisa. "Il governo non ha mai aumentato le tasse con eccezione degli extraprofitti, è stato giusto chiedere di contribuire di più ed è necessario che lo facciano invece di rimandare".

Nel futuro, afferma Draghi, l'Italia non dovrà andare avanti da sola. No a protezionismo e isolazionismo. "La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale. L'Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato".

Fondamentale andare avanti con gli obiettivi legati al Pnrr. "Le erogazioni dei finanziamenti del Pnrr ,191,5 miliardi, dipende dalla valutazione che la commissione fa del piano e della sua attuazione", ricorda il presidente del Consiglio.

Tutto dipende, quindi, dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti. "Abbiamo conseguito tutti gli obiettivi delle prime due scadenze" dichiara Draghi,"e siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo".

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