Riforma del catasto, Draghi rassicura: "Le tasse non aumentano"

All'incontro con il centrodestra, Mario Draghi ha confermato la volontà di procedere con la riforma del catasto garantendo che non ci saranno nuove tasse sulla casa

Riforma del catasto, Draghi rassicura: "Le tasse non aumentano"

Mario Draghi ha deciso: la riforma del catasto si farà. Le motivazioni risiedono nella necessità di aggiornare l'archivio degli immobili italiani, dando anche maggiore trasparenza. La riforma, però, non porterà nuove tasse sulla casa. Questo è un punto fermo sulla delega fiscale, necessario per ottenere il via libera del centrodestra.

Questa manovra, con questa doverosa indicazione, permetterà al governo di andare ancora avanti e arrivare fino 2023, quando ci sarà la sua scadenza naturale. Questo emerge dall'incontro chiesto dalla Lega e da Forza Italia al presidente del Consiglio per fare il punto sui prossimi passi del governo. A Palazzo Chigi si è presentata per intero la delegazione del centrodestra governativo, anche per dimostrare che il fronte da quella parte è compatto e si muove come un sol uomo.

Non ci saranno scatoloni anticipati a Palazzo Chigi, Mario Draghi andrà avanti e terrà fede al suo impegno "al massimo, facendo tutto quello che è nelle sue facoltà" fino alla fine della legislatura. Anche la riforma del catasto quindi, offrendo le garanzie del caso e mettendo al lavoro i tecnici del ministero dell'Economia per correggere il testo insieme ai partiti (sul sistema duale, ad esempio, si farà un lavoro tecnico per affinare il testo). La prossima verifica sarà dopo Pasqua e l'incontro di oggi ha soddisfatto sia Matteo Salvini che Antonio Tajani.

Matteo Salvini si è detto contento del risultato e per "l'ampia disponibilità di Draghi a risolvere i problemi" e in serata ha puntualizzato il no a stangate "né oggi né tra qualche anno", dal momento che la riforma dovrebbe entrare in vigore dal 2026 e che questa "è e resta la condizione imprescindibile per votare la delega fiscale". Soddisfazione espressa anche da Antonio Tajani, che al momento allontana l'ipotesi della fiducia, perché "se si trova l'accordo, non serve".

Tuttavia, a fronte delle dichiarazioni post incontro e delle rassicurazioni di Mario

Draghi, esistono ancora dei punti che potrebbero agitare le acque, soprattutto in chi continua a porsi alcuni dubbi su come di fatto si concilierà l'aggiornamento del catasto con la garanzia sulle tasse.

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