Ecco chi sono i medici che ti curano con le bufale

Trattano il cancro col bicarbonato, vaccinano col caffè promettono miracoli con le vitamine. E fanno proseliti

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Hanno illuso le mamme dei bambini autistici promettendo miracoli a base di vitamine. Hanno indotto donne malate di cancro a rifiutare la chemioterapia. Hanno curato pazienti allo stadio terminale con il bicarbonato di sodio. Non sono ciarlatani dell'ultima ora, né santoni. Ma medici, con tanto di laurea e attestato di specializzazione appeso dietro la scrivania.

O almeno, alcuni lo erano fino a poche settimane fa. Tanti sono stati radiati, altri lo saranno. A scoperchiare il vaso di Pandora della non-medicina (spacciata per tale) è stato il decreto di obbligo ai vaccini. È emerso un nuovo albo di dottori: quelli che si rifiutano di vaccinare i bambini, convinti che i danni collaterali di iniezioni e richiami siano più pericolose del rischio di meningite, morbillo, poliomielite, difterite ed epatite. Loro parlano di «caccia alle streghe», di «regime che nega la libertà di scelta». E oggi molto probabilmente saranno nelle piazze italiane assieme ai movimenti No vax per sostenere le loro teorie.

Ma un conto è dissentire sulla libertà di scelta, un altro è indurre a terapie alternative che mettono a rischio la vita dei pazienti. I medici dell'«albo parallelo», quello che guai-gli-antibiotici, hanno spesso alle spalle storie di pazienti illusi fino al letto di morte e varie vicende giudiziarie.

Sono in tanti a pensarla in modo simile a Massimiliano Mecozzi, il medico indagato per omicidio colposo dopo la morte per otite del bimbo trattato solo con rimedi omeopatici. Giuseppe Nacci, radiato dall'Ordine di Trieste per essersi rifiutato di somministrare i vaccini, è sostenitore acritico delle teorie gersoniane (giudicate come «pericolose» perfino dall'American cancer society) e cura con vitamine, diete alimentari, olio di ricino e clisteri a base di caffè. Gabriella Mereu, radiata a Cagliari, interpreta in modo più che talebano le teorie di Hamer e sostiene che alla base del tumore ci sia un conflitto interiore. E giù a convincere i malati che la chemio è solo veleno e che per guarire bisogna trovare la pace interiore, fino ad arrivare al punto di infilarsi una medaglietta della Madonna nella vagina.

Anni fa fu radiato anche Tullio Simoncini, fautore della terapia anticancro a base di bicarbonato di sodio e autore del libro «Il tumore è un fungo»: il tribunale di Roma lo incolpò per frode e omicidio colposo. A suo carico anche una condanna da parte del tribunale di Tirana (Albania) per pratica negligente. Roberto Gava, il primo anti vax radiato, è stato accusato dall'ordine di Treviso di «comportamento non etico e antiscientifico» , ha più volte definito «pericolosi» i vaccini convincendo le mamme a non tutelare i bambini. Idem Dario Miedico a Milano che potrebbe essere seguito a breve giro da almeno 15 altri colleghi.

A mettere in correlazione vaccini-autismo è invece Massimo Montinari, il medico ex poliziotto che si faceva pagare 10mila euro a paziente tra visite e perizie, e prometteva di curare con diete senza glutine e senza latte vaccino e cocktail di farmaci omotossicologici. Anche Gabriella Lesmo è una sostenitrice convinta dalla teoria-bufala secondo cui i vaccini possano portare all'autismo (che «cura» con le vitamine). A suo carico per il momento non c'è la radiazione ma un procedimento aperto dall'Ordine dei medici di Milano, anche se la «dottoressa» esercita principalmente in Svizzera, a Bellinzona.

Assieme alla Lesmo nel fronte anti vaccini «nato» durante un convegno nazionale a Roma lo scorso ottobre, ci sono anche Claudio Colombo, omeopata convinto che considera «strampalato» quel 95% di copertura vaccinale necessario perché non scoppi un'epidemia, e Gerardo Rossi, il medico chirurgo che si batte per dimostrare che la presenza nell'organismo di metalli tossici o di squilibri minerali. L'albo no vax arruola anche Eugenio Serravalle, medico noto per il suo blog, autore di un libro in cui spiega perché ha vaccinato i suoi figli ma non i suoi nipoti e di un secondo volume «Bambini super-vaccinati» in cui racconta gli interessi economici che si nasconderebbero dietro l'introduzione di alcune vaccinazioni.

Altro re mediatico dell'anti vaccinismo è Fabio Franchi, che nel forum «Dissenso medico» riserva una rubrica contro Roberto Burioni (sostenitore numero uno dei vaccini).

E poi, ultimo ma non per ultimo, ad alimentare il fronte non vax c'è il capostipite: Andrew Jeremy Wakefield ex medico e chirurgo britannico intervenuto pochi mesi fa in Italia in un convegno. Nel 1998 pubblicò un articolo scientifico (poi denunciato come fraudolento) in cui sosteneva la correlazione tra il vaccino trivalente e l'autismo. Lo studio fu ritirato. Ma i no vax non se ne sono accorti.

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