L'Italia rimane vulnerabile nel settore finanziario e sul mercato del lavoro oltre ad avere un alto tasso di disoccupazione e scarsa crescita di produttività: è questo il giudizio della Commissione Europea sul nostro Paese sul rapporto dedicato dall'Ue nel pacchetto autunnale del Semestre europeo.
"Rapporto debito-Pil in aumento"
Insomma, un giudizio per nulla lusinghiero nei confronti del nostro Paese che come mezza Europa sta uscendo con le ossa rotte dalla pandemia Covid-19 e la ripresa è sotto gli occhi di tutti. "La Commissione europea ritiene opportuno, tenendo conto anche dell'individuazione di squilibri eccessivi nel mese di giugno, esaminare ulteriormente la persistenza dei rischi macroeconomici e monitorare i progressi nella risoluzione degli squilibri eccessivi", si legge sul report, che sottolinea come "con la crisi Covid-19 i rapporti debito/Pil sono aumentati, mentre permangono vulnerabilità del settore finanziario e nel mercato del lavoro".
Gentiloni: "Decisione spetta al governo"
Con la comunicazione di oggi sui documenti programmatici di bilancio, "è chiaro" che la Commissione Europea non affronta "questioni specifiche", né chiede "correzioni specifiche. Stiamo sollevando l'attenzione su un problema, la crescita della spesa corrente finanziata internamente. È una cosa che il governo italiano è ben intenzionato ad affrontare: come e quando, lo deciderà l'Italia", ha affermato ad Agi il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo a chi gli ha chiesto se l'esecutivo comunitario si aspetti un contenimento della spesa già nella manovra economica per il 2022 oppure se sarà chiesto in sede di attuazione del bilancio.
Nonostante un giudizio non proprio esaltante, secondo Gentiloni la Commissione Europea avrebbe approvato "positivamente la proposta di bilancio italiana per diversi aspetti con un'osservazione critica che riguarda l'aumento della spesa corrente che va tenuto sotto controllo", auspcando che questa sia anche l'opinione del governo che "si traduca nei prossimi mesi e anni in atti che vanno in questa direzione", ha aggiunto. "L'Italia attraversa una fase positiva di crescita economica anche grazie alle gestione molto efficace della politica vaccinale e sappiamo che la crescita economica è la via maestra per ridurre il debito, che è uno deglo obiettivi per un Paese come l'Italia", ha evidenziato Gentiloni.
"Ridurre il debito"
Il disavanzo di bilancio nell'area dell'euro dovrebbe diminuire notevolmente dal 7,1% del Pil quest'anno al 3,9% nel 2022 e al 2,4% nel 2023 secondo i numeri sviscerati da Gentiloni a margine della conferenza stampa. "Allo stesso tempo, si prevede che il debito pubblico raggiungerà il 100% nell'area dell'euro nel 2021 e diminuirà abbastanza lentamente al 97% entro il 2023", ha ricordato il commissario, che ha sottolineato come riduzione del debito e crescita non debbano essere visti come un ossimoro. "Trasformare questo obiettivo in realtà sarà la sfida chiave per le nostre politiche fiscali e le nostre regole fiscali negli anni a venire".
Infine, Gentiloni ha ricordato come bisogna essere prudenti su tutte le spese extra che possano gravare sui fondi nazionali, non quella che viene dai fondi europei.
"È solo attraverso la crescita che riusciremo a ridurre in modo significativo il debito. Quindi bisogna trovare un equilibrio tra questa prudenza e la necessità di sostenere la crescita dell'economia italiana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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