Il centrodestra ha staccato il centrosinistra. È questo il risultato all'indomani del voto amministrativo.
Togliendo il Movimento 5 Stelle, fuori dai giochi al primo turno tranne che a Campobasso, la sfida nei Comuni è stata tutta tra centrodestra e centrosinistra. E così i primi si sono presi molte zone importanti d'Italia.
Dopo i ballottaggi di ieri, la mappa del potere è quindi cambiata. Salvini e i suoi alleati hanno espugnato Ferrara e Forlì, prendendo in questo modo piede in Emilia-Romagna. Hanno conquistato Foligno e Orvieto, crescendo sempre di più in un'Umbria che non è più così rossa. Delle vere e proprie vittorie storiche.
Come spiega il Corriere, nelle ultime tornate elettorali la presenza dei sindaci di centrodestra nei capoluoghi italiani è cresciuta. Già lo scorso anno tre comuni toscani sono stati strappati al centrosinistra e anche nel 2017 le vittorie del centrodestra erano state significative.
Pd e alleati nel 2013 potevano contare oltre 70 sindaci nei 110 comuni capoluogo, più del doppio degli avversari. Ora la situazione si è ribaltata: l'alleanza di destra stacca quella di centrosinistra 54 a 40.
E in tutto questo, che fine hanno
fatto i 5 Stelle? I pentastellati governano a Roma e Torino, ma non riescono ad imporsi lungo lo Stivale. Cinque i Comuni nelle loro mani: oltre ai già citati ci sono Carbonia, Caltanissetta e Campobasso.
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