Il terremoto politico che ha preso piede dopo le dimissioni di Mario Draghi avrà ripercussioni sul breve e medio termine con gli italiani che dovranno recarsi alle urne per votare e scegliere gli esponenti del nuovo governo. Ma come e quando avvererrà tutto ciò? Le elezioni politiche alle fine dell'estate rappresentano una novità assoluta per il nostro Paese con inevitabili conseguenze per gli addetti ai lavori nel pieno della feroce estate africana. I tempi stringono, i partiti politici avranno pochissimo tempo per organizzarsi e ci sono di mezzo anche le ferie, che a questo punto saranno costrette a saltare.
Incubo liste a Ferragosto
Il futuro politico dipende da quando avverrà lo scioglimento delle Camere: rumors delle ultime ore ipotizzano come possibile data per il voto quella di domenica 18 settembre, in pratica fra meno di due mesi da oggi. A quel punto, bisognerà presentare al Viminale i simboli nei primi giorni di agosto (tra il 5 e il 7) e le liste con tutti i candidati per i collegi uninominali nelle Corti d'Appello a Ferragosto, tra il 14 e il 15. L'art.61 della nostra Costituzione vuole che le elezioni delle nuove Camere abbiano luogo "entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni". Le tempistiche dovranno essere molto celeri: si dovranno scegliere i candidati idonei a ricoprire i vari ruoli, ci saranno interminabili riunioni nel bel mezzo dell'estate, un unicum mai visto. Ecco perché è molto probabile che i leader dei vari schieramenti non avranno la possibilità di fare nessuna pausa, sta per iniziare un periodo ancora più "bollente" sotto tutti i punti di vista.
"Tempi stretti"
L'obiettivo sarà anche quello di non scavallare i 70 giorni, ecco perché appare quasi impossibile il voto a ottobre: al massimo verrà presa in considerazione la data del 25 settembre. Con una settimana di tempo in più, come ricorda l'Agi, i simboli al Viminale dovrebbero essere consegnati tra il 12 e il 14 agosto, le liste pronte (con firme e candidati). tra il 21 e il 22 agosto. Saranno esentati dalla raccolta delle firme i partiti che hanno almeno un gruppo in Parlamento al 31 dicembre 2021. "Salvo cambiamenti al nome dei gruppi dell'ultima ora o specifici simboli 'bicicletta', sarebbero ad esempio obbligati alla raccolta delle firme partiti come Ipf, Alternativa, Italexit, Azione, Italia al centro", ha affermato Gabriele Maestri, amministratore del sito specializzato isimbolidelladiscordia.it. Se si sciogliessero le Camere oggi, "i tempi per la raccolta delle firme sarebbero molto stretti, nonostante il dimezzamento delle firme previste a causa dello scioglimento anticipato delle Camere", ha aggiunto.
Intanto, come abbiamo visto sul Giornale.it, il Quirinale ha comunicato che Mario Draghi e il suo governo resteranno in carica "per il disbrigo degli affari correnti" fin
quando non sarà formato il nuovo esecutivo. Ciò significa che l'ex premier potrà ancora gestire le attività e, come riferito da Openpolis.it, potrà comunque far approvare anche decreti legge se di urgenza o necessità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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