Alla fine pare che Matteo Renzi abbia ceduto alle richieste della minoranza. In attesa del suo discorso all'assemblea nazionale del Pd è Michele Emiliano a dare un'anticipazione dell'accordo raggiunto. "Adesso che abbiamo convinto Renzi a sostenere Gentiloni fino alla fine della legislatura senza fargli brutti scherzi, possiamo darci il tempo di riconciliarci e trovare le ragioni per stare ancora insieme", scrive su Facebook il governatore della Puglia.
Emiliano, nel corso del colloquio telefonico di ieri, avrebbe chiesto a Renzi di indire una conferenza programmatica a maggio e di fissare le primarie congressuali a settembre "per ricomporre un clima di rispetto reciproco e salvare il Pd". "Questo è il lavoro che deve fare il segretario. Rimettere insieme i cocci di anni difficili per ripartire insieme", scrive ancora il governatore pugliese che nelle ultime ore si sta smarcando dal duo Bersani-D'Alema che vorrebbe portare avanti la scissione. "Senza questo lavoro le distanze politiche tra noi sono troppo grandi e non basterebbe una conta per evitare anche a breve nuovi dissensi e nuovi rischi di conflitto. Diamoci una possibilità", ha concluso Emiliano nel suo post.
Pierluigi Bersani, nel corso dell'assemblea della minoranza dem, ha commentato: "Questa cosa non l'ho mai sentita: dovrà dirla Renzi, non Emiliano. È il nostro governo, non possiamo lasciargli la spada di Damocle sopra" e ha detto di non aver parlato con l'ex premier. "Ma lui non deve sentire me, deve sentire Speranza, Rossi e Emiliano", ha aggiunto.
Il pontiere Dario Franceschini, invece, su Twitter ha scritto: ""Non vi chiedo 'Fermatevì, vi dico 'Fermiamocì. Per il nostro popolo dopo una scissione non ci saranno innocenti, saremo tutti colpevoli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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