Federico Ghizzoni si trincera ancora dietro un "no comment" e si rifiuta di dare la sua versione sul retroscena raccontato da Ferruccio De Bortoli e la presunta telefonata ricevuta da Maria Elena Boschi perché Unicredit intervenisse e salvasse Banca Etruria.
"Se mi convocheranno parlerò alla commissione d'inchiesta", dice oggi il banchiere - che nel 2015 era ad di Unicredit - "In Parlamento, non sui giornali, risponderò ovviamente a tutte le domande che mi faranno". I giornalisti, racconta Repubblica, lo asseragliano davanti alla sua casa di Scrivellano (Piacenza), dove passa la domenica. Ma lui non cede: "Adesso non parlo, perché non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo", dice Ghizzoni, "È un caso della politica, sarebbe dovere e responsabilità della politica risolverlo. Qualsiasi cosa dicessi ora, sarebbe strumentalizzata da una parte politica contro l'altra, e contro di me.
Oltre poi al fatto che quando studiavo da banchiere mi hanno insegnato che la riservatezza è una virtù". E aggiunge: "Mi sento assolutamente sereno, se mi convocheranno sono disposto a rispondere a tutte le domande della commissione d'inchiesta parlamentare: ho letto che partirà presto, mi auguro sia vero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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