Torino. Scena di ordinaria follia nel quartiere Aurora di Torino: un ragazzo a petto nudo, con il viso ed il petto macchiati di sangue ed in mano un machete, ha dato la caccia per diversi minuti ad un altro ragazzo, inseguendolo per vari metri, sotto gli occhi esterrefatti dei passanti. Un Far West con urla, botte ed inseguimenti che si è svolto in pieno giorno, nelle vicinanza di una scuola primaria, la Parini, dove a quell'ora si trovavo bambini ed insegnanti, tra l'altro in procinto di uscire dall'edificio visto l'avvicinarsi della fine delle lezioni. Pochi istanti dopo e la rissa avrebbe potuto coinvolgere anche i piccoli alunni.
Una rissa violenta, quella scoppiata l'altro giorno in uno dei quartieri più periferici della città di Torino, diventati ormai terra di nessuno. O per meglio dire terra di una microcriminalità diffusa che spaventa i torinesi e li costringe, soprattutto con l'approssimarsi della sera, a chiudersi in casa. Ma se i residenti ormai sono - loro malgrado - abituati a schiamazzi e liti, scorribande di baby gang e furti, quella che si è svolta l'altro pomeriggio, è una rissa che segnala come il grado di violenza ed il pensiero di rimanere impuniti, abbia fatto un salto di qualità in negativo. Quei due ragazzi sui vent'anni, entrambi nordafricani che si inseguivano dopo una rissa e soprattutto quel machete impugnato con sicurezza e spavalderia, sono un segno tangibile di come si sentissero padroni di quel territorio di periferia, ormai abbandonato a se stesso come molti altri, nella città sabauda. Quell'arma brandita e pronta a colpire trai binari del tram, gli automobilisti ed i passanti, non è un bel segnale per la città che ha appena conquistato il mondo con lo spettacolo di Eurovision ma che le classifiche del ministero dell'Interno identificano come una delle città con il più alto tasso di criminalità a livello europeo. La scena della rissa e dell'inseguimento è stata vista e ripresa da diversi residenti, richiamati dalle urla e le immagini sono rimbalzate su Facebook, tramite la consigliera di circoscrizione Patrizia Alessi (FdI) che da tempo denuncia le violenze e il clima di terrore nel quartiere. «Ieri pomeriggio in Corso Giulio Cesare, Quartiere Aurora, si è svolta una ennesima scena inaccettabile e raccapricciante per i tanti cittadini che hanno assistito a una rissa con un ragazzo a petto nudo con un mega coltello tipo machete che inseguiva un altro ragazzo, sangue a gogò», ha scritto in un post. «Già nel 2011 durante una rissa con un machete vi è stato un efferato omicidio in via Chivasso sotto gli occhi dei residenti - ha ricordato la consigliera - vi è un clima di delinquenza, violenza e aggressività latente che si vive quotidianamente nel quartiere e che rischia di esplodere da un momento all'altro, anche in mezzo a una strada e sotto gli occhi sempre più spaventati dei residenti».
Ha poi rivolto un appello al sindaco Stefano Lo Russo: «È ora di fare qualcosa di concreto per questa zona. Gli interventi delle forze dell'ordine si vanificano senza una progettazione seria da parte di chi amministra la Circoscrizione 7 e la città».
Dello stesso parere è anche la consigliera della Circoscrizione 7 Daniela Rodia (Lega), che ha commentato sul suo profilo di Fb: «È evidente che il tema sicurezza non viene affrontato dalle Istituzioni con le dovute attenzioni. I cittadini di Aurora meritano una risposta concreta».
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