"Faremo un commissario per i migranti Il nome giusto? Bertolaso o Figliuolo"

Salvini: "Con noi flat tax e sicurezza. Vorrei Cingolani ministro"

"Faremo un commissario per i migranti Il nome giusto? Bertolaso o Figliuolo"

Sveglia di buon mattino e tuffo nel mare turchese di Lampedusa per Matteo Salvini al secondo giorno di visita sull'isola, di nuovo sotto stress per gli sbarchi (al momento ci sono circa 600 migranti nell'hotspot, dopo il trasferimento di circa 700 persone sulla terraferma poche ore prima dell'arrivo di Salvini, una mossa ad hoc del ministro Lamorgese secondo la Lega). «Proporrò al futuro governo un commissario straordinario per gestire i flussi dei migranti. Penso ad un nome come quello di Figliuolo, oppure come Bertolaso» dice Salvini incontrando i cronisti a Lampedusa, da dove risponde agli attacchi degli avversari che lo hanno accusato di aver organizzato uno show elettorale. «Sarà la quinta volta che vengo a Lampedusa, vedo che altri pontificano, da Letta a Renzi, da Calenda a Speranza. Non so quante volte siano venuti a Lampedusa ad ascoltare i lampedusani, ma se vivi su internet i pescatori non li incontri». Alle elezioni manca poco. «In tanti mi dicono che non vedono l'ora che arrivi il 25 settembre, io dico che il 26 settembre non ci saranno miracoli ma riporteremo al governo un po' di serietà e di dignità e coerenza. L'immigrazione tornerà ad essere un fenomeno controllato, arginato. Sono convinto che il centrodestra vincerà e vincerà di parecchio. Non ci sarà bisogno di minestroni, sarà un governo che per 5 anni avrà una maggioranza chiara».


Al Viminale vede bene un leghista, magari se stesso, ma al leader leghista non dispiacerebbe uno dei ministri del governo Draghi. «Roberto Cingolani (ministro della Transizione ecologica, ndr) ha tutta la mia stima: non è della Lega, ma se fosse a disposizione sarei felice». Poi ha in mente un ex ambasciatore come ministro degli Esteri, «ma non voglio rovinare il ferragosto a qualcuno che verrebbe tempestato di telefonate. Lo proporrò a Giorgia e Silvio». Il programma di governo è pronto: «Non proponiamo sogni ma la pace fiscale e la flat tax con tetto alzato a centomila euro per gli autonomi, con una prima tanche di flat tax anche per dipendenti con famiglie a due redditi fino a 70.000 euro sono studiate e calcolate. Lo stop alla Fornero è un dovere sociale e morale e l'avvio verso quota a 41 saranno fatti con una maggioranza chiara, senza aver bisogni di Pd e Cinque stelle». Altro punto, il Ponte sullo Stretto, «un'opera irrinunciabile e fondamentale, poi sarebbe interamente finanziata dai privati. È nel programma della Lega».
Quanto ai rapporti con la Russia del prossimo eventuale governo di centrodestra, Salvini spiega che la posizione dell'Italia «sarà equilibrata come sempre è stata. I rapporti di vicinanza con la Russia li hanno avuti Letta, Prodi, Renzi, chiunque sia stato al Governo. La Russia ha invaso un altro paese e ha dichiarato una guerra. Siamo con le potenze libere democratiche e occidentali. Semplicemente, storicamente l'Italia ha provato a mediare. Semplicemente l'Italia ha provato a mediare, come in passato con Aldo Moro, con Bettino Craxi, non è in discussione l'alleanza atlantica. La Libia è in totale instabilità, abbiamo sostituito il gas russo con quello algerino, che non è tranquillizzante, quindi cercheremo di avere buoni rapporti con tutti e di risolvere i problemi».

«La mia ambizione è, nel centrodestra che vincerà, che la Lega abbia un voto in più degli altri e quindi, al massimo, coordinerò il tavolo dei ministri», l'unità della coalizione sarà importante anche in Sicilia. «La Lega ha 3 nomi per il candidato governatore della Sicilia. Le liste sono gia pronte, ma decideranno i siciliani chi sarà il governatore».

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