Fdi accelera sulla legge contro l'utero in affitto e punta a farlo diventare un "reato universale"

A giugno in aula il testo firmato dalla parlamentare meloniana Varchi

Fdi accelera sulla legge contro l'utero in affitto e punta a farlo diventare un "reato universale"
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A giugno in Aula senza tentennamenti. La maggioranza di centrodestra vuole che la maternità surrogata diventi reato universale nel più breve tempo possibile. Il clima innestato dalla sinistra radicale non impressiona. L'impianto del provvedimento è semplice: c'è una proposta di legge a prima firma Carolina Varchi, parlamentare meloniana e siciliana. La Lega ha presentato l'unico emendamento a corollario: un testo centrato sull'inasprimento delle pene, con delle fattispecie specifiche per chi pubblicizza la pratica fuori dai confini nazionali. In commissione Giustizia, qualche giorno fa, il Partito Democratico ha provato a fare la sua mossa, specie difendendo il presunto diritto dei sindaci di trascrivere l'atto. L'esame avrà luogo da mercoledì prossimo. La Schlein del resto lo ha dichiarato: è favorevole alla pratica, al netto della visione dei pochi cattolici rimasti tra le fila dei dem. Ma Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega non cederanno di un centimetro. Il tema ha fatto da sfondo a tutta la giornata di ieri, sia per la contestazione a Torino al ministro Eugenia Roccella (che ha invitato i contestatori a opporsi pure all'utero in affitto, considerato il femminismo professato), sia per l'inizio della «fiera dell'utero» a Milano, sia per la manifestazione di piazza «Scegliamo la vita», organizzata a Roma, in piazza della Repubblica, dai Pro Life (40mila partecipanti secondo gli organizzatori). Un'occasione - quest'ultima - a cui ha rivolto un saluto ufficiale pure il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. «La cultura della vita sa che la vita nasce e cresce nella famiglia e che tutto non dipende dal proprio volere soggettivo, sino ad arrivare alla cosiddetta maternità surrogata, che utilizza la donna, spesso povera, per realizzare il desiderio altrui di genitorialità. Il problema della vita - ha scritto Zuppi - sfida una società che invecchia e ha paura». I vescovi italiani non fanno e non faranno mancare il loro sostegno. Massimo Gandolfini, uno dei promotori di «Scegliamo la vita», ha ribadito la sua posizione: «Naturalmente il problema della denatalità significa tante cose, ma significa anche modificare alcuni modelli economici e assistenziali che tengano presente il valore della vita come centralità di una società che voglia essere davvero civile e democratica ma significa anche contrasto all'eutanasia, contrasto a una pratica che io continuo a definire incivile ed abominevole che si chiama utero in affitto e contrasto a tutte le derive della società dello scarto, non esistono vite di scarto», ha chiosato.

Intanto si moltiplicano le raccolte firme territoriali ad opera di Fdi per sostenere la proposta di legge della Varchi.

«I diritti della donna non sono assolutamente in discussione ma per quanto ci riguarda respingiamo con fermezza ogni tentativo di sdoganare l'utero in affitto che è pratica vietatissima in Italia e che intendiamo far sì che lo diventi anche a livello mondiale», ha fatto presente il vicario al Senato di Fdi Raffaele Speranzon, commentando quanto accaduto al Salone. Queste ore sono state anche quelle in cui la maggioranza, in relazione alla gaffe fatta da Trudeau con la Meloni sui diritti Lgbt, ha ricordato quanto l'utero in affitto sia diffuso in Canada. FraBo

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