Il federalismo cancellato dalle liti

Il federalismo cancellato dalle liti

In questo momento in Italia tutti raccomandano di restare uniti perché nei momenti difficili la cosa più importante è la solidarietà. Tutto vero. Però nelle grandi calamità, come nelle guerre, avvengono sempre dei cambiamenti sociali ed economici profondi e si modificano le forze politiche. Durante la Seconda guerra mondiale il popolo inglese è stato straordinariamente unito però, finita la guerra, il potere non è stato dato a Churchill, ma ai laburisti. E oggi in Italia stanno emergendo delle divisioni fra le Regioni del Nord più ricche e più colpite dal coronavirus e Roma, dove sta il governo, la macchina burocratica e la Protezione civile. Un conflitto che sarebbe meglio non ci fosse, ma è reale. Le Regioni del Nord sono eredi di Stati ben organizzati come il Regno di Piemonte e il Lombardo-Veneto. Nella pandemia si sono mosse prima e avrebbero voluto agire autonomamente.

Oggi sono accusate e criticate dai centralisti, ma lo Stato centrale non è stato molto efficiente nel fornire strumenti per combattere il virus. E oggi, per mettere in moto la ripresa, non può contare solo su commissioni di esperti, ha bisogno dello sforzo inventivo e imprenditoriale delle realtà locali. In ambienti del Nord ci si sta domandando se per un Paese così differenziato come l'Italia, con le sue storiche divisioni politiche e culturali, non sarebbe meglio avere uno Stato federale che fa leggi solo in certi settori e non uno Stato centralizzato e molto burocratizzato.

E io ritengo che il dibattito sul centralismo, il regionalismo o il federalismo continuerà nei prossimi anni, parallelamente al dibattito sulla struttura politica dell'Europa. Infatti il federalismo, con uno Stato federale leggero, andrebbe molto bene anche per l'Europa, dove invece ha prevalso un caotico accentramento di nazionalismi e di burocrazia.

Quanto all'Italia, dappertutto, ma in particolare nel Nord, c'è voglia di strutture leggere perché gli italiani sono degli imprenditori creativi che farebbero meglio se venissero lasciati liberi di seguire le loro intuizioni.

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