"Grazie a Guido Rossa e a tutti quanti hanno saputo rendere grande il nostro Paese", così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda il sindacalista e alpinista ucciso dalle Brigate Rosse 40anni fa.
Rossa aveva denunciato e fatto condannare un suo collega dell'Italsider di Genova, che aveva lasciato in fabbrica alcuni volantini delle Br. Per questo, il 24 gennaio 1979, Vincenzo Guagliardo, Riccardo Dura e Lorenzo Carpi spararono al sindacalista, mentre si recava al lavoro, uccidendolo. Carpi, da quel giorno, è sparito nel nulla.
Accorato il messaggio di Mattarella, oggi, che ha definito il terrorismo "un attacco vile alle persone, alla loro dignità e alla vita, un tentativo di abbattere le istituzioni poste a salvaguardia di tutti" e ha auspicato la cattura di tutti i terroristi in fuga. "Sia resa compiuta giustizia, con ogni atto utile affinché rendano testimonianza e scontino la pena loro comminata quanti si sono macchiati di gravi reati e si sono sottratti con la fuga alla sua esecuzione", ha detto il presidente della Repubblica.
Mattarella, questa mattina, si è recato allo stabilimento Arcelor Mittal, l'ex Ilva di Genova, per celebrare il 40esimo anniversario della morte di Guido Rossa, che ricorda come un uomo che "voleva essere fedele a se stesso, per la sua famiglia, la fabbrica dove lavorava e la società"
608px;"> e ha pagato tutto questo con la vita, pur di "tener fede al valore della Repubblica".Ma contro la figura di Rossa, proprio questa mattina a Genova, è comparsa una scritta di insulti, che recita "Guido Rossa infame".
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