È una storia che comincia con una domanda. E non è la domanda scontata «Chi sono gli uomini più ricchi in Italia?». Piuttosto, il sito Mediamonitor.it si è chiesto chi siano i «paperoni» italiani più citati nel sistema mediatico.
Basandosi sui primi venti nomi forniti dalla rivista Forbes (magazine conosciuto soprattutto per le sue classifiche, e per la diffusione di cultura economica), in fatto di grandi miliardari italiani, il sito ha tenuto sotto controllo quali nomi siano ricorsi, più di frequente, tra stampa e nuovi media negli ultimi 30 giorni. Sbaraglia la concorrenza Silvio Berlusconi: appena settimo nella classifica dei più ricchi d'Italia, l'ex premier è al primo posto quanto a citazioni sui mezzi di informazione (ben 5.090). Una quota che supera in misura esorbitante Giorgio Armani (385 menzioni) e Leonardo Del Vecchio di Luxottica (135): ovvero, il quarto uomo più ricco d'Italia per Forbes, lo stilista e imprenditore del più celebre brand di moda italiano; il secondo, nella stessa classifica, il fondatore di Luxottica. Molto citato anche il creatore del marchio Diesel, Renzo Rosso, con 134 menzioni nonostante sia soltanto al numero 19 per patrimonio stimato.
Sono 1.500 le fonti alle quali ha fatto riferimento Mediamonitor.it: siti di quotidiani, radio nazionali, emittenti televisive e grandi blog. Alla base della ricerca, tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, cioè un'azienda che da trent'anni si occupa di gestione dei contenuti provenienti dal parlato.
Insomma non solo i quattrini risultano «sonanti»: in questo caso, a «risuonare» sono i nomi dei danarosi che, per una ragione o l'altra, nell'ultimo mese hanno fatto più parlare di sé, mantenendo alto l'indice di popolarità che, nel bene o nel male, tanto racconta della società di oggi.
E non solo di oggi. Se si considera che i più citati «paperoni» hanno alle spalle decenni di attività e di Storia. Non si batte, insomma, la quantità di occasioni (più di 5mila,) per tirare in ballo il Cavaliere, ma il report di Mediamonitor.it registra una grande trasversalità di settori nei quali i miliardari italiani hanno fatto fortuna e tengono alta la curiosità.
C'è tantissima alta moda, nella classifica dei portafogli più chiamati in causa. Miuccia Prada presenzia nella graduatoria con 61 menzioni, seguita da e Luciano Benetton (58). Entrambi, in questa classifica, vengono prima dell'uomo più ricco d'Italia. E su questo pare non si discuta: è Giovanni Ferrero, che a 54 anni conduce la classifica di Forbes con un patrimonio di 22,4 miliardi di dollari: ma, tra i più «gettonati» (sembra, sì, un gioco di parole) dai media, non supera le 55 menzioni.
Mediamonitor.it sostiene che il patron dell'azienda famosa per la Nutella ha catalizzato i media per una operazione fondamentale: la completa acquisizione dei biscotti Kellogg, e il piano di sviluppo della società che punta a raddoppiare le proprie dimensioni nei prossimi dieci anni.
Penultimo della graduatoria di Mediamonitor.it, è Remo Ruffini, patron di Moncler, (53 citazioni sui media italiani). Quali le ragioni della sua popolarità, negli ultimi 30 giorni? Probabilmente, il buon andamento dell'azienda, ma pure il successo dell'hackathon (una maratona digitale) in cui sono stati coinvolti 450 dipendenti per trovare idee innovative in tema, tra l'altro, di prodotto e sostenibilità. E chi chiude la top ten? Paolo e Gianfelice Mario Rocca (del gruppo Techint), hanno raccolto 25 menzioni, nell'ultimo mese, tra i miliardari del Belpaese più interessanti per informazione e comunicazione.
Detterebbero legge, a ben vedere, la collaudata notorietà dei
personaggi, ma anche la fidelizzazione del pubblico ai grandi marchi: salta all'occhio che le buone manovre aziendali ottengano tanto riscontro in un Paese che, probabilmente, anche a suon di nuovi media, cerca modelli esemplari.
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