Festa dell'Unità senza bandiere. Lo impedisce la par condicio

Una Festa dell'Unità senza bandiere e simboli di partito ma solo con il logo tradizionale della manifestazione, quella che si terrà al Parco Nord di Bologna

Festa dell'Unità senza bandiere. Lo impedisce la par condicio

Una Festa dell'Unità senza bandiere e simboli di partito ma solo con il logo tradizionale della manifestazione, quella che si terrà al Parco Nord di Bologna. Una decisione necessaria dopo le parole del prefetto di Bologna, Attilio Visconti, che aveva invitato gli organizzatori a rispettare la par condicio. Il 25 settembre, infatti, si vota per il rinnovo del Parlamento e la Festa inizia il 25 agosto e finisce il 18 settembre. Nelle settimane scorse, il deputato di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, ha presentato un esposto in prefettura, lamentando la possibile violazione delle regole della campagna elettorale. Il prefetto di Bologna ha poi messo in chiaro che l'area dove si svolge la festa è effettivamente uno spazio pubblico non compreso fra le aree destinate dal Comune di Bologna alla campagna elettorale: è soggetto, perciò, alla regolamentazione sulla par condicio.

Il Pd, però, non si perde d'animo. «Saremo pieni di bandiere nel pieno rispetto della normativa - ha assicurato Mazzoni -, ci saranno moltissime bandiere della pace, dei diritti e dell'Europa». «Come indica la normativa - ha aggiunto lanciando una stoccata ai meloniani - spegneremo le insegne luminose, ma il problema è che sono quelli di Fdi che non tolgono la fiamma nel loro simbolo».

La Festa - che sarà contraddistinta dallo slogan «È già domani» - prevede la presenza di diversi esponenti del rassemblement del centro sinistra: dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta, che sarà presente alla serata di inaugurazione il 25 agosto, a Pier Ferdinando Casini e Gianni Cuperlo, che si confronteranno in un dibattito il 4 settembre. Presenti anche il co-fondatore di Articolo Uno ed ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

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