Se sei italiano e muori per mano di un rom, non meriti nemmeno un minuto di silenzio. Strano ma è esattamente quel che è successo martedì alla Camera dei Deputati, dove il presidente Roberto Fico non ha concesso al gruppo di Fratelli d'Italia di ricordare la morte del 29enne Duccio Dini, rimasto vittima di una faida tra rom a Firenze.
A quel punto il deputato toscano Giovanni Donzelli è intervenuto per chiedere la parola e uno stizzito Fico lo ha subito ammonito: "Siamo in fase elettiva, quindi può intervenire solo sul punto all’ordine del giorno, altrimenti le tolgo la parola".
Donzelli ha cercato di spiegare: "Presidente, sull’articolo 41 del Regolamento, quindi intervengo sull’ordine dei lavori. Chiedo che prima...", ma Fico ha replicato immediatamente:"Non è sull’ordine dei lavori, ma vada avanti". Ed è così che il meloniano Donzelli ha avanzato la sua richiesta: "Chiedo che, in questa seduta, oggi, o nella seduta di domani, venga svolto un minuto di silenzio per Duccio Dini, il ragazzo che è stato travolto a Firenze da dei rom che si rincorrevano giocando al far-west". Sebbene fosse sommerso dagli gli applausi dei deputati del gruppo Fratelli d’Italia, il presidente Fico è stato irremovibile: "Su questo può fare un intervento a fine seduta. Le ho detto che se fosse intervenuto su altro le avrei tolto la parola...". Donzelli, però ha insistito: "Chiedo all’Aula, Presidente, di esprimersi se vuole o non vuole il minuto di silenzio. È sull’ordine dei lavori; l’Aula è sovrana, in base all’articolo 41, e può decidere". Niente da fare, Fico non si è piegato né commosso ma ha chiuso la faccenda con una frase alquanto laconica: "Può fare un intervento di fine seduta. Grazie".
Renato Farina, su Libero, ha fatto notare "la sensibilità a corrente alternata dell’esponente grillino" che "non pronuncia il nome, non dice: mi unisco al ricordo di Duccio Dini, ma si decide più tardi. Insomma: niente minuto di silenzio". Fico, infatti, si era comportato ben diversamente lunedì scorso quando si era recato a San Ferdinando per l'uccisione del del sindacalista maliano in Calabria. "Sono qui per portare le condoglianze dello Stato alla famiglia e agli amici di Soumayla Sacko", aveva dichiarato.
"Cos’è se non un’intenzione chiara di linea politica, una sorta di
razzismo della morte, questa palese differenza di considerazione? Questi capi dei Cinque Stelle si vantano di aver superato lo schema destro o sinistro, ma non il fossato del loro pregiudizio", attacca Farina nel suo editoriale.
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