Carta canta. Il Pd si schianta in Emilia Romagna tra fake e veleni. Elly Schlein, da vicepresidente della giunta regionale dell'Emilia Romagna, aveva tra le deleghe anche il Patto per il Clima. Il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami «smaschera» la segretaria che, imbarazzata, prova a nascondere le responsabilità politiche (da ex assessore regionale) sull'alluvione in Emilia Romagna. La scontro, durissimo, si accende durante la visita nella città di Bologna di Bignami per l'inaugurazione di un banchetto a sostegno del governo nel cuore di Bologna, sotto le finestre di Palazzo d'Accursio.
Il viceministro picchia duro: «Quello che è avvenuto qui in Emilia-Romagna non è solo frutto del clima. Frutto di un
ideologismo ambientalista di cui gli esponenti di ultima generazione del Pd rappresentano l'esempio di fulgida intelligenza e che trovano in Elly Schlein la sacerdotessa. Ricordo che lei era assessore per il clima. Ha grosse responsabilità su una incuria del territorio per cui forse dovrebbe chiedere scusa. Invece che chiedere scusa vengono a insegnarci come dobbiamo risolvere i problemi che loro hanno creato. Hanno una faccia tosta che è incredibile. Ci lasciassero lavorare. Loro hanno creato il problema e noi lo stiamo risolvendo. Avessero almeno la decenza di non dire balle per coprire le loro responsabilità».
L'affondo, rilanciato anche in un video su Instagram, arriva al culmine di una settimana di tensione tra il viceministro (bolognese) e il Pd. Schlein smascherata? Il Pd implode e sbrocca. Anche perché, la tensione nel partito in Emilia Romagna è alle stelle. Si rincorrono voci sullo stop di Schlein al terzo mandato per il governatore Stefano Bonaccini. E' la terra della resa dei conti. La segretaria scomoda i due capigruppo in sua difesa: «Un Bignami di falsità. Elly Schlein non è mai stata 'assessore al clima' in Emilia-Romagna. Un viceministro che mente al Paese dovrebbe dimettersi, ma, come abbiamo già visto con la vicenda Santanchè, questo nel governo Meloni non accade. Respingiamo con forza il tentativo di rovesciare addosso al Partito Democratico le responsabilità del governo. L'unica verità che Bignami poteva dire e non ha detto è che il governo Meloni ha completamente abbandonato l'Emilia-Romagna. La presidente del consiglio è corsa a mettere i piedi nel fango mentre ancora pioveva ed era già in moto la macchina dei soccorsi, facendo solo una passerella inutile durante la quale ha promesso ristori e indennizzi a imprese e famiglie. Risultato? Le amministrazioni li stanno ancora aspettando. I sindaci stanno anticipando le spese rischiando il default e loro sono ancora lì che fanno i cruciverba» - replicano Chiara Braga e Francesco Boccia. La polemica si infiamma. Parte una batteria contro Bignami.
I dem, però, restano in silenzio su un'altra accusa, pesantissima, mossa da Bignami: «Schlein non voleva Bonaccini commissario per la ricostruzione». Silenzio tombale. Guido Ruotolo la prende alla larga: «Il viceministro Bignami, quello che si traveste da nazista per sfizio, dovrebbe chiedere scusa alla segretaria Elly Schlein». Quello del Pd è un autogol. Perché spunta la scheda della Regione Emilia Romagna dalla quale si evince chiaramente la delega (Patto per il Clima) di Schlein. «Forse Elly non l'avrà vista arrivare».
La situazione diventa imbarazzante quando il deputato Fdi Beatriz Colombo fa notare: «Schlein aveva anche la delega Montagna e Aree Interne, esattamente i luoghi dove il maltempo ha causato danni e vittime». Caporetto per Schlein e il Pd, che ha negato persino la realtà controllabile sui siti istituzionali.
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