La folla abbraccia Padre Pio e gli chiede ancora miracoli

Il santo scortato per il centro di Roma come un capo di Stato. Oltre 20mila in piazza: code di ore per vederlo in Vaticano

La folla abbraccia Padre Pio e gli chiede ancora miracoli

Le teche con le spoglie di San Pio da Pietrelcina e di San Leopoldo Mandic, i due santi cappuccini scelti da Papa Francesco come testimoni del Giubileo della Misericordia, sfilano tra due ali di folla per il centro della Capitale, fino a raggiungere San Pietro.Una folla infinita, oltre 20mila fedeli, ha accompagnato la processione che si è snodata lungo le vie della città, in un percorso di un chilometro e mezzo, dalla Chiesa di San Salvatore in Lauro (nel centro storico della Capitale) fino alla Basilica Vaticana. Città paralizzata, traffico in tilt, nove le zone rosse. Pellegrini appostati lungo le transenne e nell'intero tragitto per accompagnare i due santi. «Viva padre Pio», urla qualcuno fuori alla Chiesa di San Salvatore in Lauro, rimasta aperta giorno e notte per l'esposizione delle reliquie del frate con la stimmate. Canti, preghiere e le immancabili foto con i flash. Tra i devoti anche una mamma, incinta, che rischia di perdere il bambino a causa di una grave malattia diagnosticata. Grida dallo strazio, chiedendo a San Pio la grazia di un miracolo. «La gente ha bisogno di modelli alti racconta monsignor Pietro Bongiovanni, parroco di San Salvatore in Lauro ha bisogno di modelli che ci indichino il soprannaturale, oltre le banalità di questa vita e alle cose che passano. L'uomo prosegue - più si allontana da questa verità più si impoverisce. Padre Pio ha una forza carismatica immensa perché ci parla di soprannaturale, che non si impone con la mania del potere, ma che passa attraverso la via della compassione». «La Chiesa di San Salvatore in Lauro è rimasta aperta giorno e notte conclude mons. Bongiovanni abbiamo avuto oltre 10mila fedeli in appena 12 ore».In testa alla processione i frati di San Giovanni Rotondo e dell'ordine dei frati minori cappuccini; poi la teca con il corpo di padre Mandic, frate di origine croata venerato a Padova; a seguire l'urna con le spoglie di padre Pio. Una processione scortata dai carabinieri in alta uniforme e da ingenti misure di sicurezza, la stessa che viene riservata a un capo di Stato di alto rango in visita ufficiale. Le reliquie sono arrivate in serata in piazza San Pietro, accolte sul sagrato dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana. Poi l'ingresso in Basilica (le due teche sono state portate a spalla) e una folla infinita in coda anche da ore pur di venerare per un solo istante il santo più amato di tutti i tempi. Una foto, i fiori, la recita del rosario e la processione intorno al corpo dei due santi voluti da Papa Francesco a Roma per l'Anno Santo straordinario. Ieri mattina, al termine dell'udienza privata con il Papa, i frati hanno annunciato di aver donato al Pontefice una casa che offrirà ospitalità a cinque famiglie di profughi senza fissa dimora. Si chiamerà «Casa Papa Francesco. Padre Pio per le famiglie dei migranti». «Segno concreto riferiscono i frati - per ricordare l'onore che il Papa ha riservato al nostro santo confratello, scegliendolo come modello di misericordia».Le spoglie di padre Pio, che per la prima volta lasciano San Giovanni Rotondo, insieme a quelle di san Leopoldo, resteranno a San Pietro fino all'11 febbraio, prima di fare ritorno dopo 100 anni - a Pietrelcina, terra che diede i natali a padre Pio.

Questa mattina, alle 10, Papa Francesco concederà un'udienza speciale agli aderenti dei gruppi di preghiera di padre Pio e ai dipendenti della Casa Sollievo della Sofferenza. «Sono attesi oltre 60mila pellegrini riferisce il portavoce dei frati minori cappuccini, Stefano Campanella arrivano da tutta Italia per partecipare a questo straordinario evento».

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