Forza Italia: "Il Parlamento armonizzi il sistema elettorale"

La Consulta boccia l'Italicum, Forza Italia: "Ora serve un passaggio parlamentare impegnativo"

Forza Italia: "Il Parlamento armonizzi il sistema elettorale"

Dopo la sentenza della Corte costituzionale è necessario un "passaggio parlamentare molto impegnativo" perché l'Italia abbia un sistema elettorale omogeneo e coerente.

Lo sostengono deputati e senatori di Forza Italia, che denunciano la "totale divergenza tra il sistema elettorale della Camera rispetto a quello del Senato" derivante dalla bocciatura di oggi. "La sentenza, come da Costituzione, si definisce immediatamente applicabile, ma ovviamente solo per l'elezione della Camera", spiegano, "Aveva ragione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: la totale difformità tra il sistema elettorale della Camera (come disegnato oggi dalla Consulta) e quello del Senato (il cosiddetto Consultellum della sentenza della Corte del gennaio 2014) necessita un deciso intervento parlamentare per armonizzare i due sistemi di voto. Ad oggi, infatti, il premio di maggioranza è previsto per la sola Camera dei deputati e non per il Senato della Repubblica. Inoltre a Montecitorio, proprio per il premio di maggioranza, si incentivano le liste; a Palazzo Madama, invece, si incentivano le coalizioni, con soglie di sbarramento più basse per ottenere i seggi in caso di accordo tra più liste. Altra rilevante divergenza: alla Camera ci sono i capilista bloccati, al Senato no".

Questo significa che ora il Parlamento "analizzatene attentamente le motivazioni", dovrà "intelligentemente ed alacremente operare per garantire la omogeneità dei due sistemi elettorali".

"Una volta esperito tale passaggio, si potrà andare alle elezioni", ha detto il presidente dei deputati Fi Renato Brunetta, "Quindi bisogna aspettare le motivazioni.

Dopo le motivazioni, che la Corte ha detto arriveranno entro un mese, il Parlamento si metterà al lavoro proprio per omogeneizzare i due sistemi elettorali, che, pur essendo singolarmente applicabili, non sono applicabili insieme perché rischiano di originare maggioranze diverse alla Camera e al Senato, essendo le due leggi risultanti da due sentenze della Corte Costituzionale profondamente divergenti. Il Parlamento è sovrano: la Corte Costituzionale fa le sentenze, ma non le leggi. Le leggi, vivaddio, le fa il Parlamento".

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