"Con Forza Italia rappresentiamo i valori di centro"

Il leader di Noi moderati spiega l'accordo con gli azzurri: "Vogliamo far votare chi non si riconosce nella politica urlata"

"Con Forza Italia rappresentiamo i valori di centro"
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Onorevole Maurizio Lupi, Noi Moderati, di cui lei è presidente si presenterà alle Europee insieme a Forza Italia. Per quale motivo?

«Vogliamo dare forza al Partito Popolare Europeo anche in Italia. Il Ppe è da sempre il pilastro dell'Europa e continua a esserlo anche di fronte alla drammatiche sfide che abbiamo di fronte: le due guerre, una crisi demografica che colpisce l'Europa e l'Italia con una popolazione complessiva che scenderà a 51 milioni con le imprese dovranno raddoppiare la produttività. E poi la transizione ecologica e digitale, la gestione dei flussi migratori. Di fronte a tutto questo serve una proposta che nel solco della grande famiglia del Ppe faccia della competenza, della serietà, della responsabilità il cardine e il punto di partenza. La nostra non è la somma di due partiti ma una visione politica che vuole dare una casa agli elettori moderati di Centro, non solo quelli di centrodestra».

Esiste una domanda di Centro in questo momento storico?

«Il Centro in questi anni è stato come Godot, tutti lo cercavano ma non arrivava mai. La storia di Fi e Noi Moderati è la storia di chi nel centrodestra ha saputo e continua a rappresentare quei valori fondanti che rappresentano il Centro. La domanda esiste e credo che saremo in grado di interpretarla. Questo è il momento giusto. Tajani oggi parla una forza rassicurante, vogliamo essere popolari, moderati e seri».

I sondaggi vi danno vicini alla Lega. Volete riscrivere le gerarchia della coalizione?

«L'obiettivo non è superare la Lega, ma rafforzare quella proposta di Centro fondamentale nella politica italiana ed europea. Vogliamo far tornare a votare chi fino a oggi non si sentiva rappresentato da una politica urlata e superare il 10% perché questo darebbe più forza al Ppe in Europa con il contributo determinante degli italiani. E poi più è forte il Centro, più è stabile il governo».

Come giudica l'accordo tra Lega e Udc?

«Non giudico mai gli accordi degli altri. Dico solo che le due storie sono completamente diverse. Per noi era naturale questo incontro con Forza Italia, ci riconosciamo da sempre nel Ppe. Ognuno fa le proprie scelte e vede la coerenza con la propria storia e la propria identità».

Renzi si allea con +Europa e promette di insidiare Forza Italia. Vi preoccupa?

«Mi sembra che quella alleanza sia altro dal Centro. Il Terzo Polo è fallito miseramente alle Politiche. +Stati Uniti d'Europa è una alleanza per superare lo sbarramento del 4% e mi sembra che gli elettori lo abbiano capito molto bene.

Anche il tentativo di Renzi di tirare in ballo Mario Draghi è il segno sempre di una debolezza di proposta. Sarà il partito politico che vincerà le elezioni a indicare il candidato presidente della Commissione e quindi sarà il Ppe a farlo. Mai tirare per la giacca un uomo delle istituzioni come Draghi».

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