Frane e alluvioni devastano il Nord Ovest

Danni a Cogne, Cervinia e Macugnaga. E oggi l'allerta meteo si sposta in Veneto

Frane e alluvioni devastano il Nord Ovest
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Piemonte e Valle d'Aosta hanno trascorso ore difficili. Ed ora è il momento della conta dei danni. Molte persone hanno rischiato di rimanere bloccate nelle vallate alpine del torinese, violenti nubifragi hanno colpito l'area di Noasca e la Valle Orco, dove autentiche cascate hanno scavalcato le strade dei paesi rischiando di travolgere tutto.

Cervinia è stata isolata da una frana e invasa dall'esondazione del torrente Marmore che ha spaccato argini e asfalto. «Stiamo lavorando per tornare al più presto alla normalità - spiega la sindaca di Valtournenche Elisa Cicco -. Fortunatamente non ci sono stati né feriti né altre situazioni gravi: adesso ci rialziamo. Stiamo pulendo con le ruspe, tutto il paese è unito e sta lavorando con la massima collaborazione». Cogne è rimasta isolata, senza energia elettrica, e sono dovuti intervenire gli elicotteri per evacuare 300 persone bloccate, tra cui famiglie con bambini piccoli e una trentina di campeggiatori: è un miracolo che non ci siano feriti e dispersi. Gli albergatori di Aosta si sono mobilitati per offrire camere agli sfollati. L'ondata di piena della Dora Baltea ha causato numerose esondazioni di torrenti che fino a poche ore prima sembravano innocui.

Una trentina di persone è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa a causa dell'uscita dall'alveo, in diversi punti, del fiume Anza nella zona dell'alpe Burki. Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, ha però sottolineato che «non c'è alcuna situazione di emergenza» e ha rivolto l'invito a «non lasciare il posto in cui si trovano».

In queste ore tutto sta tornando alla normalità, soprattutto per liberare le strade. Ma è abbastanza chiaro che non si tratti di nulla di imprevedibile. «Per favore, non parliamo più di eventi eccezionali ma ordinari, ai quali purtroppo dobbiamo prepararci tutti, istituzioni e cittadini, in una seria attività di prevenzione strutturale e non. Il governo è pronto a fare la propria parte» scrive su Facebook il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Ora l'allarme meteo si sposta a Nord est. Oggi in Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna scatta l'allerta gialla: sono previsti temporali e venti forti, grandinate e bombe d'acqua. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica ed idraulica. L'Adige e gli affluenti sono sotto stretta sorveglianza e lo rimarranno almeno fino a domani per prevenire esondazioni e allagamenti.

Quello che spaventa è lo stato dei fiumi, che spesso non sono in grado di «smaltire» l'eccesso d'acqua e necessitano di lavori di pulizia degli argini più profondi. Tuttavia, sostengono gli esperti, se la gente rispetta i bollettini e non commette imprudenze, la violenza del maltempo di questo ultimo periodo è più facile da gestire.

Danni anche in Svizzera ci sono state violente precipitazioni.

L'impatto del maltempo nel Canton Ticino ha ingrossato le acque del fiume Maggia, che hanno raggiunto i 2mila metri cubi al secondo. A Cevio è, invece, crollato il ponte di Visletto, mentre non ci sarebbero più collegamenti tra la bassa e l'alta Valmaggia. Il bilancio è di tre morti.

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