Anche Franco Gabrielli cambia (un po') idea. Dopo l'addio di Matteo Salvini al ministero dell'Interno, il capo della polizia è chiamato a esprimersi su un vecchio tema, da qualche tempo dimenticato dai giornali. Ovvero le magliette indossate dal leghista quando era a capo del Viminale.
Ricorderete: le maglie della polizia, quelle dei vigili, le polemiche infinite. Oggi Gabirelli è trachant con chi gli chiede di tornare su quel tema. "Lui - dice riferendosi a Salvini - veramente lo utilizzava come una modalità per farsi sentire come parte. Ho sempre detto, ma signori miei un ministro dell'Interno che è l'unica autorità di pubblica sicurezza, vertice politico della Polizia di Stato ha bisogno di una t-shirt per riaffermare questa sua funzione? Perché così facendo si rischia di immaginare che i cittadini siano una banda di idioti, che hanno bisogno di una t-shirt, di un vessillo per riaffermare una cosa di questo genere". Certo, il capo della polizia non si è "sentito offeso". E anzi, all'Ansa precisa: "È il pensiero esplicitato anche durante il ministero Salvini e quindi non può essere interpretato come una postuma resipiscenza o come sassolini da togliersi dalle scarpe ora che non è più ministro". Ma il cambio di passo sembra evidente.
Solo lo scorso 11 maggio, in pieno governo gialloverde, in una intervista al Corriere diceva altro. Già a quel tempo diceva che il ministro non ha bisogno di indossarla "per dimostrare a tutti di essere l'autorità politica nazionale di pubblica sicurezza", visto che "lo è per legge" e "non per come si vese". Ma poi aggiunse che si trattava di una "polemica pretestuosa". E aggiunse che quel gesto preferiva "leggerlo come un segno di attenzione nei nostri confronti". "E se c’è un problema di opportunità che lui non ha ritenuto di porsi - aggiunse - non sono io a doverglielo porre. Del resto mi pare che da qualche tempo non se ne parla più, e lui non indossa le nostre giacche. Ma non posso accettare che pure questa questione venga utilizzata per sostenere che la polizia è asservita al ministro leghista, perché è falso".
Già a febbraio di quest'anno, peraltro, Gabrielli era tornato sul tema affermando di aver "parlato spesso
con il ministro" di questo fatto e di aver capito che "lo fa come gesto di attenzione". Un modo per "sentirsi parte dell'istituzione". Oggi, col nuovo governo, le posizioni del capo degli agenti sembrano un po' cambiate...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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