Caso Mantovani, Garavaglia replica: "Si pubblichino i miei estratti conti"

Coinvolto in un'indagine per cui è finito in arresto il vicepresidente regionale, l'assessore dice la sua: "Sono sereno, sputtanamento in corso"

Massimo Garavaglia durante un intervento a Palazzo Pirelli
Massimo Garavaglia durante un intervento a Palazzo Pirelli

Ci sono dodici persone coinvolte nell'indagine che ha portato all'arresto di Mario Mantovani, vicepresidente in Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità. Dodici persone nel cui elenco si trova anche il nome dell'assessore Massimo Garavaglia, in forza alla Lega Nord, che dopo la diffusione della notizia si fa sentire e dice la sua.

L'accusa a carico dell'assessore all'Economia è di turbativa d'asta. All'AdnKronos, che lo raggiunge al telefono, spiega "di non sapere assolutamente niente dell'inchiesta", aggiungendo di pretendere "che adesso si pubblichino tutti i miei estratti conto".

Garavaglia, che questa mattina è stato perquisito dalla Guardia di Finanza, sostiene di non avere ancora in mano nessun avviso di garanzia, ma non sembra preoccupato dall'indagine in atto: "Sono assolutamente sereno - dice - anche se mi sembra ci sia un grandissimo sputtanamento in corso".

"Non riesco a comprendere l'accusa nei miei confronti - ha poi aggiunto l'assessore -.

Non mi sono mai interessato di gare nel settore della Sanità, non rientra nelle mie competenze, si tratta evidentemente di un errore". Ha poi aggiunto di essere pronto a farsi sentire dalla magistratura, per stabilire "l'assoluta estraneità ai fatti contestati".

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