Benché solo simbolico, ma egualmente sgradito, il dato è stato annunciato con teutonica puntualità. Una settimana dopo l'entrata in vigore delle prime misure per l'allentamento del lockdown con la riapertura di quasi tutti i negozi, in Germania il parametro R0 è passato da 0,9 a 1, il che indica come ogni persona già malata di coronavirus ne contagi un'altra. È stato Lothar Wieler, presidente del Robert Koch-Institut (Rki) a darne notizia ai tedeschi in conferenza stampa. La crescita di R0 è un passo indietro, ha ammesso Wieler, secondo cui è adesso necessario che tutti si concentrino sulle misure di sicurezza ancora in vigore: a cominciare dal mantenimento di 1,5 metri di distanza fra cittadini nei luoghi pubblici.
Con i suoi 156.337 casi confermati e 5.913 decessi attribuiti al coronavirus, la Germania è fino a oggi riuscita a contenere l'epidemia «e noi vogliamo difendere questo successo», ha affermato il numero uno dell'Rki. Al fine di inoculare una piccola dose di ottimismo nel sistema tedesco, Wieler ha poi aggiunto che R0=1 è solo una media, ma che nel paese permangono grandi differenze regionali. L'incidenza del Covid-19 risulta infatti più alta nel sud del Paese (in Baviera, nel Baden-Württemberg e nella piccola Saarland al confine con la Francia) e ad Amburgo più a nord, mentre è decisamente più bassa negli scarsamente popolati Länder orientali. «E il numero dei posti letto per la terapia intensiva è sufficiente», ha sottolineato ancora Wieler. Se i numeri lo permetteranno con un R0 che non salirà di molto oltre quota 1 - la Repubblica federale manterrà la rotta decisa giorni fa: continuare il progressivo allentamento del lockdown senza abbassare la guardia. Così, per le strade delle città si vedono molte più persone in giro rispetto alle scorse settimane, ma si nota anche come quasi tutti portino la mascherina diventata obbligatoria tanto sui mezzi di trasporto pubblico, quanto negli esercizi commerciali.
Nelle ore in cui Wieler snocciolava gli ultimi dati sull'epidemia, la conferenza dei 16 ministri dell'Istruzione (uno per ciascuno dei 16 Länder) ha auspicato il ritorno a scuola, anche se solo su turni ridotti, di tutti i bambini prima dell'inizio delle vacanze estive. Un esercizio complicato se attuato nel rispetto delle misure di distanziamento sociale ma che dà il senso di una scelta di politica sanitaria: far uscire di casa i soggetti più resistenti al virus. D'altronde, il lockdown di metà marzo non aveva come obiettivo l'abbattimento dei contagi ma la protezione del sistema sanitario da un possibile sovraccarico. E poiché Wieler ha confermato come gli ospedali possano ancora farcela, la rotta non cambia. Da scambi di vedute con medici ospedalieri della capitale è emerso come, semmai, si discuta se riempire i nosocomi di massimo livello con i malati di Sars-CoV-2 oppure se continuare a distribuirli, come adesso, fra gli ospedali di livelli differenti.
Accanto alla tutela del sistema sanitario, l'altro obiettivo dichiarato è quello di monitorare l'evoluzione dell'epidemia.
In questa direzione Deutsche Telekom e il colosso del software gestio-nale SAP stanno lavorando a una app che combini l'utilizzo del bluetooth con lo scambio di dati crittogradati. I tempi sono stretti: l'ultima volta che la Germania ha proclamato il lockdwon, R0 aveva raggunto quota 1,3.
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