Già pronta la lettera per l'Italia. Piano Ue per punire il governo

Il duello tra la Commissione Ue e il governo è alle porte. Entro la fine della settimana una lettera da Bruxelles

Già pronta la lettera per l'Italia. Piano Ue per punire il governo

Il duello tra l'Europa e il governo italiano è alle porte. Bruxelles mette nel mirino i Cinque e Stelle e la Lega e i conti del nostro Paese. In questi giorni infatti si potrebbe consumare uno scontro durissimo tra Roma e Bruxelles proprio sul fronte economico. La Commissione europea infatti avrebbe già preparato la lettera con cui chiederà all'esecutivo dei gialloverdi di chiarire la posizione dell'esecutivo sul debito pubblico dopo la violazione della regola di riduzione per l'anno 2018. La lettera a quanto pare potrebbe arrivare sul tavolo del governo già questa settimana. Insomma solo qualche giorno dopo il voto delle Europee che in Italia ha sancito il trionfo della Lega di Salvini. I giorni chiave sono martedì o mercoledì. Infatti da giovedì la Commissione chiuderà i battenti per il lungo ponte dell'Ascensione. Bruxelles ha le idee chiare sulla situazione dei nostro conti e molto probabilmente chiederà conto all'esecutivo gialloverde del mancato taglio del debito per quanto riguarda lo scorso anno. Una volta ascoltate le "giustificazioni" del governo, la Commissione deciderà se tali fattori (tra cui bassa crescita e bassa inflazione) esistono effettivamente e possono evitare all’Italia l’apertura di una procedura. Difficilmente una Commissione in scadenza si prenderà l'onere di avviare una procedura contro l'Italia. Quasi certamente però arriveranno delle raccomandazioni per il goeverno.

Salvini prepara già la contromossa: "Mi risulta che sia in arrivo una lettera della Commissione europa sull’economia del nostro Paese. Penso che gli italiani abbiano dato mandato a me e al governo di ridiscutere in maniera pacata parametri vecchi e superati. Vedremo come sarà questa lettera. Ma, se fosse alla vecchia maniera, con la richiesta di tagli, allora diremo 'no'". Poi, dai microfoni di La7, ha tuonato ancora contro Bruxelles.

"La Commissione europea deve prendere atto che ieri i popoli hanno votato in maniera chiara contro l'austerità, la precarietà, la disoccupazione e per rivedere parametri vecchi", ha detto, "Se è una lettera che arriva su presupposti vecchi e bocciati dai popoli risponderemo con educazione, ma gli elettori ci chiedono più lavoro e meno tasse". Insomma il braccio di ferro tra l'esecutivo e l'Ue ormai è dietro l'angolo.

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