Gianluca Buonanno show, ecco tutte le bravate del leghista

Dalle banane ai pesci sono molti gli alimenti portati in Aula dal sindaco del Carroccio che non ha mai esitato neppure a denudarsi davanti alle telecamere

Gianluca Buonanno show, ecco tutte le bravate del leghista

La pistola in tivù è solo l’ultima trovata di Gianluca Buonanno, europarlamentare leghista e sindaco di Borgosesia. Buonanno ha un lungo curriculum da amministratore locale nei paesini della Valsesia, prima con An e poi come militante del Carroccio. Già nel 2000 posa nudo per un calendario di beneficenza e tra le sue iniziative come sindaco ci sono i vigili di cartone con la sua effige posizionati lungo le strade e la messa a disposizione dei suoi cittadini in sovrappeso di una dietista, un medico e un personal trainer. Innumerevoli sono le liti in tivù ma a destare scalpore recentemente è stato il video in cui è spogliato restando in mutande per protestare contro i tagli del governo ai comuni. Chinandosi verso il basso e schiaffeggiandosi il sedere, ha sbraitato contro Renzi: “Io questo non te lo do”.

Buonanno ha però iniziato a dare il "meglio" di sé quanto è entrato in Parlamento. Alla Camera si è dipinto la faccia di nero affermando: “Anche noi vogliamo gli aiuti che si danno a chi arriva agli ultimi minuti”, riferendosi ovviamente ai soldi stanziati dal governo per l'accoglienza dei profughi. È rimasta celebre anche la spigola che teneva in mano nel maggio 2014 e che gli valse l’espulsione quando Luigi Di Maio presiedeva i lavori d’Aula. Varie altre volte la presidente Laura Boldrini ha chiesto ai commessi di intervenire perché durante i suoi interventi sventolava forconi, manette oppure faceva le bolle di sapone.

A Bruxelles, invece, ha portato in Aula la carta igienica, una fettina di carne, uova e si è persino messo a mangiare una banana dicendo: “La banana se la mangiassero gli adulti, non deve mangiarla il bambino. Il bambino la mangia in Africa, in Sudamerica. In Europa ai bambini diamogli i frutti del territorio”.

Frequenti sono state anche le sue invettive contro l’Europa culminate con la stretta di mano data al presidente Junker con in faccia la mascherina col volto della Merkel. “Lei conta un emerito cazzo, l’Europa non conta niente. Svegliatevi”, ha detto rivolgendosi alla Mogherini e tirando fuori una trombetta di plastica che si usa negli stadi.

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