«Occorre il massimo impegno per proteggere l'economia delle famiglie e delle imprese dalle emergenze gravi del presente» ma non seguendo «la logica del debito e del sussidio». Per quanto riguarda le aziende, non solo è necessario assicurare loro «la liquidità, ma anche che tale disponibilità sia accessibile a condizioni vantaggiose». Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al suo debutto ufficiale alla Giornata del risparmio, ha delineato il quadro della politica che intende attuare. Confermato l'impegno «a ridurre il deficit e il rapporto debito/Pil» ma, allo stesso tempo, è prioritario «proteggere le famiglie, soprattutto le più deboli, dal rialzo delle bollette e del carrello della spesa, difendere la competitività delle nostre aziende, anche a fronte delle ingenti misure di supporto annunciate da altri Paesi» come Germania, Francia e Giappone.
Analogamente, si proseguirà sul sentiero delle garanzie pubbliche sui finanziamenti alle imprese, visto che la Commissione Ue ha modificato il quadro sugli aiuti di Stato. «La crisi ci ha insegnato quanto sia necessario che gli Stati facciano gioco di squadra, ponderando assieme presente e il futuro, stimoli e debito», ha concluso Giorgetti.
Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha tuttavia ammonito sulla necessità di tenere sotto stretto controllo i conti pubblici. L'incremento del Pil nel terzo trimestre stimato ieri dall'Istat, pur essendo «provvisorio» indica un «aumento sostenuto dal recupero del settore servizi, quello più colpito dalla pandemia», ha affermato aggiungendo che se, da un lato, si determina «un aumento meccanico nel rialzo delle stime», dall'altro, spinge in ogni caso alla prudenza nell'indicazione di stime puntuali nel contesto di grande incertezza come l'attuale». È, quindi, «ancora più importante delineare un percorso realistico per proseguire la fase di graduale rientro dagli alti livelli del debito pubblico in rapporto al Pil avviata negli ultimi due anni: sarebbe un segnale decisivo di credibilità per i mercati», ha proseguito.
Ecco perché il governatore ha invitato l'esecutivo a ricordare che «i margini per l'erogazione di aiuti a famiglie e imprese saranno molto più limitati che negli ultimi due anni; possono essere ampliati con la riduzione di altre spese» ma devono essere «temporanei e destinati ai nuclei e ai comparti produttivi in maggiore difficoltà». Anche perché «si può certo discutere del ritmo al quale far salire i tassi ufficiali» da parte della Bce, ma «il loro livello non è ancora coerente con l'obiettivo di un'inflazione al 2%», ha sottolineato Visco con un chiaro riferimento a Via Xx settembre invitandolo a una «realizzazione, completa e senza ritardi» del Pnrr.
Non propriamente allineato il presidente dell'Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, che non solo ha chiesto che «gli investimenti del risparmio a medio e lungo termine in Italia siano tassati meno delle operazioni speculative».
Ma, soprattutto, Patuelli ha chiesto un secondo «al più presto un secondo Pnrr per la riduzione dei costi e per investimenti energetici sostenibili» in modo da «dare più respiro alle imprese gravate dagli imprevisti alti costi energetici».
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