Giorgia e Schlein al potere: "Elly sembra destra"

L'analisi sulle due leader: "La segretaria Pd ha il fattore età che può avvantaggiarla"

Giorgia e Schlein al potere: "Elly sembra destra"
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Per gentile concessione dell'editore Chiarelettere, pubblichiamo un estratto del capitolo "Giorgia e le altre" tratto dal libro "I Potenti al tempo di Giorgia" di Luigi Bisignani e Paolo Madron presentato a Trento al Festival dell'Economia e in libreria dal 30 maggio.

Una donna al governo, un'altra alla guida del maggior partito di opposizione. Mai successo nella storia della Repubblica. Due donne che hanno rotto il tetto di cristallo dei maschi al potere. Una lotta che attizza.

Due opposti che, sfidandosi, un po' si attraggono. Giorgia sempre vestita in blazer istituzionale, l'altra all'inizio in jeans e mantella che faceva molto eskimo anni Settanta. Una per andare a scuola prendeva tre autobus, l'altra ha studiato negli esclusivi collegi svizzeri.

Sembra quasi che quella di sinistra sia di destra e viceversa. Una che per imparare l'inglese faceva la tata, l'altra che l'ha imparato dalle sue tate. Una che combatte per mantenere il potere, l'altra per prenderlo. Come finirà?

«Hai più culo che anima!».

Se stiamo a sentire un WhatsApp di Renzi, vincerà Meloni, che si mangerà la parte cattolica del Pd.

Non pensavo che Renzi e Giorgia si parlassero in privato.

Spesso, e quasi sempre via messaggini. Ormai Renzi parla quasi più con lei che con Maria Elena Boschi.

È dai tempi del patto del Nazareno, quando Denis Verdini e Luca Lotti si scambiavano post canori, che la politica italiana comunica più su WhatsApp che in Parlamento.

Vuoi vedere che adesso Giorgia chatta anche con Schlein.

Si marcano strette, non si perdono di vista. Rispetto a Letta, Schlein è un osso molto più duro. E il fatto che sia donna è un altro motivo per stare in campana. Sulla carta Elly ha un vantaggio: il fattore età, che potrebbe pesare nella competizione. Giorgia ha vissuto sempre caricata a molla, forse un po' logora lo è.

Sfortuna vuole che proprio ora emerga una nuova stella, di quasi dieci anni più giovane, donna e fluida.

Nel nuovo corso del Pd schleineriano c'è una forte componente rosa. In Fratelli d'Italia non è così, Giorgia forse pensa che basti lei a risolvere la questione femminile.

Se guardiamo chi sono le donne del Pd di Schlein non è che la segretaria ne esca proprio bene: la moglie di Dario Franceschini, Michela Di Biase, e la pupilla di Andrea Orlando, Francesca Bria. Se fa così la selezione, altro che «cacicchi»...

Schlein ha messo anche Susanna Camusso nella direzione del Pd.

«E te credo» commenterebbe Giorgia. Le ha mandato tutti i pensionati della Cgil ai gazebo a votarla. Ha usato il manuale Cencelli più lei per la segreteria e la direzione del Pd che Meloni nelle nomine delle partecipate. E ha impiegato più tempo per strutturare il partito che Giorgia per fare il governo.

Che piaccia anche agli avversari politici non c'è dubbio. Elly ha ricevuto il plauso di due grandi vecchi della politica e dell'imprenditoria italiana. Bruno Tabacci, con cui ha un florido carteggio, e Fedele Confalonieri, che ha dichiarato di nutrire una simpatia nei suoi confronti per via di suo nonno. L'inossidabile ex democristiano e il presidente di Mediaset sono dei talent scout, capiscono al volo chi ha stoffa.

Ci sono tanti altri punti di contatto tra le due, per esempio la musica. Schlein dall'età di cinque anni suona il pianoforte, ma a quindici ha comprato di nascosto una chitarra elettrica. Ogni anno per Sanremo organizza i gruppi d'ascolto con gli amici.

Al pianoforte ha suonato Imagine di John Lennon, ospite in tivù da Cattelan. Guarda caso una canzone che a Meloni non piace.Perché?Dice che inneggia a un mondo dove distinzioni e culture diverse vengono abolite in nome di un falso egualitarismo. Ma non era questo che volevo dire.

E che volevi dire?

Che se il figlio di Lennon avesse sentito la performance di Elly avrebbe chiesto l'iscrizione a Fratelli d'Italia.

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