Ma davvero, chissà che è successo. Sarà il clima, sarà l'aria natalizia. Sarà forse la mistica del luogo, a metà di quella passeggiata piena di suggestioni e simboli tra la Mole Adriana e San Pietro, dove oltre al turismo si respira classicismo e spiritualità. Fatto sta che si è compiuto un prodigio: il sottopasso di Piazza Pia, l'opera clou dell'Anno Santo, è stato consegnato in tempo e le automobili adesso spariscono nel tunnel.
«Un piccolo miracolo civile di collaborazione istituzionale», lo definisce Giorgia Meloni, raggiante. «Il metodo Giubileo dimostra che le cose si possono realizzare». Felicissimo Roberto Gualtieri. «Una sfida temeraria. Pochi ci credevano, ce l'abbiamo fatta grazie all'impegno di tutti». Soddisfatto anche Matteo Salvini. «Se le forze politiche, sociali e imprenditoriali remano nella stessa direzione, l'Italia non prende lezioni da nessuno».
Sorrisi. Bande. Tagli di nastro. Cordialità inaspettate tra la premier e il sindaco, con il ministro delle Infrastrutture che scherza e posa in foto tra i due. Discorsi sulla cooperazione repubblicana. E se vogliamo, pure questo aspetto ha i contorni di un «piccolo miracolo». Dice Giorgia: «La pubblica amministrazione può stupire quando vuole. Se noi oggi siamo in grado di inaugurare una simile opera e anche grazie al sistema che il governo ha usato fin dall'inizio, istituendo una cabina di regia a Palazzo Chigi con i vari enti coinvolti». Un tavolo che ha tenuto fuori le polemiche di parte e ha «affrontato i problemi in tempo reale». E fa un esempio. «È accaduto che, come al solito, ci fossero degli ostacoli imprevisti. Durante gli scavi è stata scoperta una villa romana, ma i lavori non si sono bloccati come prassi avrebbe imposto». Ora questo metodo «spero che riusciamo a seguirlo per i piccoli obbiettivi».
Pure Gualtieri parla del «poderoso sforzo collettivo» che ha consentito di realizzare l'area pedonale più grande di Roma, capace di contenere 150 mila persone. Il cantiere, realizzato dall'Anas, è durato 450 giorni ed e costato 85 milioni. «Hanno lavorato 110 maestranze in tre turni h 24 per quasi un anno e tre mesi. Ingegneri, archeologi, operai specializzati. Per raggiungere il traguardo abbiamo compiuto una corsa contro il tempo».
Nonostante il ritrovamento della fullonica romana e del portico di Agrippa, il sottopasso è stato completato un giorno prima dell'apertura della porta santa. Già rifatto il look a piazza Risorgimento, trasformata in un boulevard via Ottaviano. Il 28 dicembre toccherà a piazza San Giovanni e il 30 alla stazione Termini.
Ora si brinda. Presenti alla cerimonia il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, il delegato del Papa al Giubileo monsignor Rino Fisichella, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. «Qui ho visto ragazzi italiani e stranieri lavorare insieme - racconta Salvini - È il bello dell'integrazione vera, la risposta a chi vorrebbe che in Italia non si facesse nulla». La chiave sta nella collaborazione tra pezzi dello Stato.
«Se politica e sindacati vanno nella stessa direzione, i risultati poi arrivano. Abbiamo gli operai e gli ingegneri migliori, l'importante è che non ci sia nessuno che vuole fermare il futuro», sostiene, e qualsiasi riferimento al ponte sullo Stretto è puramente voluto.
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