Il governo ai tedeschi: in casa tenete scorte di cibo e acqua

Sospetti di minacce terroristiche agli acquedotti

Il governo ai tedeschi: in casa tenete scorte di cibo e acqua

Berlino Gli attacchi di luglio hanno scosso i nervi dei tedeschi: una sequenza di sparatorie in pubblico, aggressioni a colpi di machete, kamikaze in mezzo a un concerto in piazza, violenze contro i pendolari di un treno regionale da parte di un rifugiato armato di accetta. In tre casi su quattro a far scorrere il sangue sono stati dei profughi siriani e afgani accolti in Germania sull'onda della decisione del 2015 della cancelliera Angela Merkel di aprire ai rifugiati in fuga dalle guerre senza fine in Medio Oriente. In due casi gli aggrediti hanno sentito gli aggressori invocare «Allahuakbar», grido di guerra santa contro gli infedeli. È normale che tanto sangue scorso nel giro di pochi giorni abbia messo i tedeschi sul chi va là; come è normale che subito dopo la serie di attacchi la cancelliera abbia interrotto le vacanze in Brandeburgo, tornando a Berlino per incontrare la stampa versando acqua sul fuoco dei timori dei tedeschi.

Di tenore opposto, invece, la novità che il governo di grande coalizione si appresta a partorire: un nuovo piano di Protezione civile. Una parola che in Italia richiama terremoti e alluvioni. Ma la Germania non è sismica e quello che il gabinetto Merkel ufficializzerà domani non è una semplice riorganizzazione delle strutture di soccorso. L'esecutivo chiederà ai cittadini di partecipare in prima persona, facendo scorta di cibo e di acqua potabile per coprire un periodo di dieci giorni. Assieme alle scatolette e alle bottiglie, ogni famiglia tedesca dovrà anche munirsi di contanti e di energia. La notizia ha fatto il giro del mondo: la placida Germania, dal dopoguerra uno dei Paesi più antimilitaristi d'Europa, si prepara a scenari di terrore rievocando paure e insicurezze che rimandano alla crisi dei missili a Cuba o alla tensione dei primi anni Settanta. Scene di accaparramento di viveri si erano viste nella più emotiva Italia allo scoppio della Prima guerra del Golfo. E oggi? Un attacco con armi convenzionali contro la Germania è meno probabile di allora. Si tratta allora di una risposta ai recenti attacchi terroristici? «Nein - scandisce bene la portavoce del Viminale tedesco raggiunta dal Giornale - di questo piano si era già parlato nel 1995 e poi ancora nel 2001», dopo gli attacchi alle Torri gemelle, «ed è stato sviluppato in parallelo al Libro bianco sulla politica di sicurezza e sul futuro delle forze armate tedesche».

Mercoledì il governo ufficializzerà il progetto e il compassato ministro degli Interni Thomas De Maiziere lo presenterà alla stampa da una delle centrali della Berliner Wasserbetriebe, la municipalizzata berlinese dell'acqua.

Una circostanza che, unita all'invito a far scorta di oro blu, può portare a pensare a recenti minacce alla rete idrica: «Assolutamente no - riprende la portavoce - la rete dell'acqua è solo una delle infrastrutture critiche individuate dal nuovo piano di Protezione civile, da cui la scelta di incontrare i media in quella sede». E i due litri di acqua potabile al giorno per dieci giorni di cui ogni cittadino deve fare scorta? «Che un piano per le situazioni di emergenza preveda la costituzione di scorte ci sembra solo ragionevole».

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