Dopo le violenze di Milano, arrivano le dure condanne. Sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il premier Matteo Renzi hanno stigmatizzato i black bloc che hanno messo a ferro e fuoco la città.
"Violenza tanto più esecrabile in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo", ha detto il Capo dello Stato che ha dato la sua piena solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini di Milano, "vittime di pesanti danneggiamenti". A lui si è aggiunto Matteo Renzi che tramite una nota di Palazzo Chigi ha sottolineato come il volto autentico di Milano sia quello, positivo, nobile e bello, dell’apertura dell’Expo al Mondo e ha avvertito: "La festa non sarà insultata dai violenti e da questi vigliacchi incappucciati". Anche dal governo arriva la solidarietà alle forze dell’ordine.
Ben più polemiche le forze politiche d'opposizione che, oltre allo sgomento e alla condanna per quanto accaduto nel capoluogo lombardo, hanno acceso una violenta polemica sulle responsabilità dell’esecutivo, e in particolare del ministro dell’Interno Angelino Alfano, per il quale chiedono a gran voce le dimissioni.
"Constato che tutto questo era ampiamente previsto, eppure il governo non è stato in grado di fermare il caos, e chiediamo subito che riferisca al più presto in Parlamento", ha detto Renato Brunetta, "Non siamo come la sinistra, che incurante degli allarmi invitò i propri militanti a prestarsi come massa in cui si occultarono e furono protetti i cosiddetti black bloc, salvo poi chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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