Il governo schiera 1.200 ispettori contro il caporalato

Il ministro Calderone: "In Italia c'è il lavoro, 1,5 milioni di posti da coprire"

Il governo schiera 1.200 ispettori contro il caporalato
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In Italia il lavoro c'è, mancano i lavoratori. Lo ha detto, statistiche alla mano, il ministro del Lavoro Marina Calderone, intervenendo al Forum di Vespa organizzato nella sua masseria a Manduria insieme a Comin&Partners. «In questo momento le aziende ricercano 1 milione e 500mila profili, significa che c'è - ha detto il ministro del Lavoro - Dobbiamo trovare i lavoratori». Per il ministro è essenziale «investire in tecnologia e competenze, ma anche nella capacità dei giovani di costruire nuove imprese», motivo per cui nel dl Coesione il governo ha previsto i finanziamenti per la creazione di nuove aziende giovanili. «Dobbiamo lavorare per fare in modo che il sistema di transito dalla scuola al lavoro sia più fluido. Gli Its hanno un successo di nuovi iscritti, riusciamo a formare 20mila giovani, ma in Germania i numeri sono dieci volte superiori anche se è vero che loro sono partiti molto prima di noi». Per questo è importante «mettere in relazione in mondi della scuola e del lavoro» ha detto Marina Calderone annunciando l'istituzione di un Osservatorio «per sapere quali lavoratori mi serviranno tra 5-10 anni, per capire dove va il lavoro. Credo sia importante fare riflessioni di ampio respiro, il fatto che i giovani del Sud vadano in altre regioni per trovare lavoro non è di per sé negativo, è positivo che ci sia possibilità di scambio. Ma anche al Sud il lavoro cresce».

E crescono i contratti a tempo indeterminato ma, specifica il ministro «se noi continuiamo a demonizzare il contratto a termine dicendo che è precario, quando lo è solo se usato in modo improprio, allora togliamo al mercato quella flessibilità buona che serve alle imprese per gestire i picchi di stagionalità».

Calderone ha annunciato che a ottobre entrerà in funzione il decreto attuativo per la patente a punti in edilizia, dopo aver incontrato le parti sociali. Mercato del lavoro flessibile non vuol dire precario o insicuro. I dati del caporalato spaventano: nell'operazione condotta due giorni fa con l'Ispettorato del lavoro e con il Nucleo carabinieri tutela del lavoro sono state rilevate irregolarità nel 66% delle 310 aziende ispezionate. Mentre per quanto riguarda l'edilizia, «accanto a tante aziende regolari, è fiorito un sistema legato alla necessità di fare in fretta: il Superbonus ha inciso parecchio, facendo nascere aziende non qualificate». Su questo fronte il governo è intervenuto con l'assunzione di 1220 nuovi ispettori del lavoro. In Italia il livello della contrattazione collettiva, quella seria fatta sulla base dei criteri di rappresentatività delle organizzazioni stipulanti, non ha eguali in tutto quello che è «il panorama dei Paesi industrializzati ed evoluti e non in Europa, ma nel mondo», ha specificato Calderone.

Con il ministro del Lavoro si è confrontato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete: «Da anni le imprese italiane devono affrontare il mancato allineamento tra le competenze di cui hanno bisogno e quelle presenti sul mercato». D'accordo con il ministro, il presidente di Unioncamere ha detto che «per essere competitivi sullo scenario internazionale il sistema paese deve tornare ad investire in capitale umano. Certamente la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale possono dare un contributo, ma non sono sufficienti. Bisogna investire sui giovani talenti».

Rispetto al lavoro che rischiamo di perdere, e le aziende che rischiano di chiudere, per colpa del green deal, Massimiliano di Silvestre, presidente e ad di Bmw, ha spiegato che il suo gruppo compra circa due miliardi di

componentistica ogni anno da aziende di eccellenza italiane, che rappresentano un patrimonio strategico e che, nell'ottica della transizione energetica e della mobilità sostenibile, vanno accompagnate verso nuovi scenari.

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