La morte di Flavia Franzoni, moglie dell'ex premier Romano Prodi, commuove tutto l'arco politico. Il Pd ha rinviato la direzione nazionale per far sì che il partito possa prendere parte alle esequie. I funerali saranno venerdì, a Bologna, la città da cui è partita l'ascesa del marito. Prodi, l'unico in grado di battere, almeno per una circostanza netta (l'altra non può essere classificata come un trionfo vero e proprio), il Cav in un uno contro uno o quasi. Questo è un momento particolare per le nostre istituzioni elettive, una fase di dolore, specie per quello che queste ultime hanno incarnato sino all'avvento della cosiddetta Terza Repubblica. Se non è la fine del bipolarismo, è quantomeno il termine di un certo modo di concepire il bipolarismo. Il primo cittadino di Gubbio rimarca come il luogo in cui la Franzoni ha trovato la morte sia «simbolo di fratellanza, pace, incontro». Un sentiero francescano, nello specifico. Quella via di Francesco, almeno come ideale, tanto cara all'impostazione ideologica ulivista. «Addolorato per l'improvvisa scomparsa di Flavia Franzoni in Prodi, una donna sobria, colta e intelligente. Di profonde convinzioni e idealità. Un'altra Italia», afferma Goffredo Bettini, plenipotenziario delle strategie dem. Ecco, in quella espressione, «altra Italia», c'è forse la sintesi di queste giornate di commiato, che è divenuto collettivo. Flavia Franzoni è sempre stata dietro il palcoscenico dell'agone pubblico. L'unico momento in cui si è esposta di più coincide con la campagna elettorale del 1996, il momento più convincente della carriera polItica del marito. «Avevamo saputo che Prodi era a Gubbio - aggiunge ancora il sindaco eugubino Stirati -, cosa della quale peraltro eravamo particolarmente lieti, anche se abbiamo mantenuto grande riserbo, perché la sua presenza qui era in forma strettamente privata e in questi casi manteniamo sempre discrezione e rispetto. Siamo vicini al presidente Prodi, ai suoi figli e a tutta la famiglia: esprimo loro da parte mia e di tutta la città di Gubbio le più sentite e sincere condoglianze per la perdita della compagna di una vita».
A celebrare il funerale della moglie dell'ex presidente del Consiglio sarà il cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente Cei e inviato del Papa per la pace tra Ucraina e Russia. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sceglie anche Twitter per esprimere vicinanza: «Donna acuta, docente appassionata, punto di riferimento di tanti giovani dell'Università di Bologna e collega stimata della comunità accademica. Condoglianze a tutta la famiglia». Insieme a Flavia e a Romano, a Gubbio, c'era anche il medico sportivo Francesco Conconi. «Una lunghissima amicizia che continuerà nel tempo», sottolinea oggi Conconi. Sono i giorni in cui, con la cognizione del dolore, l'Italia volge lo sguardo al recente passato, si ricorda chi è stata e chi non potrà più essere. Flavia Franzoni, come ricordato da Rosy Bindi, ha fatto della riservatezza un mantra ma ha detto eccome la sua sulla riforma sanitaria, una delle architravi dell'esperienza governativa prodiana.
«Chi conosceva Romano come maestro, sapeva che aveva anche come maestra Flavia», ha chiosato l'ex ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Il centrosinistra tutto, da due giorni, ha un riferimento in meno. E il Belpaese saluta la stagione bipolare Prodi/Berlusconi.
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