L'estate sarà pure complice degli innamoramenti ma non fa bene alle coppie che cercano un figlio. Il caldo non aiuta la fertilità. Anzi, i forti sbalzi di caldo possono influenzare l'apparato riproduttivo. Diceria o verità? «Tutto vero» conferma Ermanno Greco, direttore del Centro di Medicina della Riproduzione di Villa Mafalda a Roma e tra i massimi esperti in Medicina della Riproduzione e fecondazione assistita.
Professor Greco, in che modo il caldo influisce sulla fertilità?
«La temperatura ideale per la vita degli spermatozoi è 34 gradi e mezzo. In estate questo equilibrio si altera. Un aumento, anche di solo un decimo di grado all'interno dei testicoli, determina una modifica del liquido seminale».
Che tipo di modifica?
«La temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla formazione di spermatozoi e lo stress termico può indurre alterazioni nella qualità del seme inducendo modifiche sia nella concentrazione sia nella velocità degli spermatozoi, fattori strettamente connessi alla capacità riproduttiva. Inoltre, studi scientifici, hanno dimostrato un incremento della frammentazione del DNA a causa del calore. Frammentazione vuol dire che gli spermatozoi non sono più adatti».
Ma quindi le conseguenze del caldo sono solo sugli uomini?
«Gli studi si sono concentrati soprattutto sugli uomini. Ma ci sono effetti anche sugli ovuli femminili. Le ovaie devono essere a 2 gradi meno delle altre zone periferiche altrimenti se ne compromette la funzionalità. Tuttavia ci sono pochi studi di fisiopatologia sulle donne, ci si basa sugli esiti delle analisti sui bovini».
Che dire? Evviva l'aria condizionata!
«Assolutamente sì. Pensi che spesso i problemi di fertilità in estate vengono riscontrati in uomini che lavorano in ambienti che li espongono molto al caldo come i cuochi, i vigili del fuoco. Condizioni che abbassano molto la fertilità».
Il freddo ha lo stesso effetto deleterio del caldo?
«Se eccessivo ha delle conseguenze. Serve un giusto equilibrio».
Immagino che le cause del calo demografico a cui stiamo assistendo non siano legate solo al clima.
«La causa principale della diminuzione dei gameti sono le polveri sottili. Il caldo fa aumentare l'inquinamento. Poi ci sono altri motivi ovviamente. Tra questi anche l'età».
Aspettiamo troppo per cercare di diventare genitori?
«Sì, troppo. I media ci abituano a notizie di attrici e vip che diventano mamme a 50 anni. Oggi le coppie che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita sono aumentate del 30%. Molti scelgono di congelare gli ovociti. Tante donne non ci pensano ma con l'età aumenta il numero degli ovociti non sani. Tanto che, nelle donne over 35, prima di un impianto verifichiamo prima la salute dell'embrione per testarne la qualità».
Colpa della precarietà nel lavoro?
«Anche. Ma il calo della fertilità non è solo un fattore sociale».
Elon Musk sui social si dice molto preoccupato per il calo demografico in Italia. Come mai tutta questa attenzione?
«Ne parla spesso. Sostiene che il crollo delle nascite sia una minaccia per la nostra civiltà. Probabilmente si starà inventando qualcosa anche in questo settore».
È vero che il caldo e
i cambiamenti climatici agevolano i parti prematuri?«Sì. Il caldo aumenta la produzione di sostanze come l'ossitocina e alcune proteine infiammatorie che, nelle donne incinte aumentano le contrazioni nell'utero».
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