Greta arringa i ragazzi: "Basta selfie"

L'attivista svedese 16enne ai 20mila giovani: «Agite, gli adulti ci fregano il futuro»

Greta arringa i ragazzi: "Basta selfie"

Roma Bella Roma, ora però devo andare. Il circo di Greta Thunberg sbaracca velocemente per proseguire la tournée mondiale. Sono stati tre giorni faticosi e, come ogni venerdi, si conclude in bellezza, marinando. Tanto giustifica Greta. Dopo Casellati e Bergoglio, la scaletta odierna prevede un salto da Landini e il palco di piazza del Popolo. Partiamo da qui e dal classico pistolotto sui governi insensibili al calore. Gli dice bene perchè è il 19 aprile e a mezzogiorno fanno (già) 24 gradi all'ombra; bell'assist, non c'è che dire. Nel frattempo 128 ciclisti pedalano energia in scioltezza. Tutto molto bello con i bambini in libera uscita che fanno selfie.

Bando ai convenevoli: l'arcigna attivista svedese viene subito al dunque: «Negli ultimi sei mesi milioni di studenti hanno scioperato ma nulla è cambiato. Molto male. Le emissioni stanno aumentando, non c'è nessun cambiamento politico. Dobbiamo prepararci a lottare per lungo tempo, ci vorranno anni» afferma ai 20 mila ragazzini dal palco dei suoi Fridays for Future. E insiste: «Dobbiamo decidere il percorso, non siamo qui per farci selfie». Appunto. Qualcuno gli fa notare che si sta saltando la scuola con gli scioperi scolastici del venerdì. Lei ribatte: «Stiamo provando a cambiare il mondo, un bivio per l'umanità». Il caldo anomalo fa sudare e questa ufficialmente non è una festa. Si attaccano Tav, Mose, inceneritori, capitalismo. L'incontro del Senato con Greta, avvenuto giovedì, è l'episodio che scatena più rabbia. «L'avete chiamata solo per farvi i selfie con lei» ruggiscono gli interventi dal palco, contro i politici (Matteo Salvini è l'unico citato per nome, e scatena qualche fischio) che hanno votato contro gli accordi di Parigi. «I politici si divertono a prenderci in giro. Non capiscono che noi non vogliamo essere strumentalizzati, ma ascoltati».

In mattinata la sedicenne aveva incontrato il segretario generale della Cigl Maurizio Landini che le ha regalato un capellino rosso e la tessera della Cgil.

«Benvenuta, se sei d'accordo vorremmo consegnarti la tessera onoraria della nostra organizzazione. È un grande piacere averti qui». Anche per Greta è un gran piacere avere qualcosa di utile tra le mani per potersi sventolare. Che caldo.

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