Il dibattito su vaccini e Green pass approda nelle aule dei tribunali. Romina Mura, deputata del Partito democratico e presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, ha presenato un esposto in procura insieme al collega di schieramento Andrea Frailis. I due parlamentari sardi chiedono agli inquirenti della procura di Cagliari di individuare e punire gli autori dei manifesti comparsi nel capoluogo negli ultimi giorni. Pannelli in cui si invita la popolazione a diffidare del “vaccino sperimentale” e ai boicottare il Green pass.
Mura e Frailis hanno scelto di agire di fronte a messaggi che finisco per mettere in pericolo i cittadini: “Abbiamo deciso di ricorrere alla magistratura preoccupati che chi sta divulgando messaggi pericolosi su vaccini e green pass persegua l’obiettivo di ostacolare il piano vaccinale anti-Covid contrariamente a quanto disposto dalle autorità sanitarie e dalle istituzioni che sovraintendono alla salute pubblica. Purtroppo vediamo che dalle parole minacciose agli attacchi fisici il passo può esser breve”. I parlamentari Pd rimarcano quanto sia importante contrastare la propaganda degli attivisti contrari a vaccini e misure di contenimento: “I messaggi contenuti nei manifesti contengono diversi elementi fuorvianti e falsi. Di per sé già questo, nel pieno di una pandemia tutt’altro che sconfitta e rispetto alla quale il vaccino è l’unica arma disponibile, diventa fattispecie che mette a rischio l’incolumità pubblica e i singoli cittadini”. Gli autori dell’esposto spiegano quanto sia “scientificamente falso” affermare che i vaccinati possano contagiare i sani, così come messo nero su bianco dalle organizzazioni no-vax che hanno commissionato i manifesti affissi lungo le principali strade di Cagliari e del suo hinterland. Mura e Frailis spiegano che l’invito a non rispettare la legge non può restare impunito: “Il no al Green pass rappresenta l’invito a non rispettare la legge che invece impone che per accedere a determinate attività sia obbligatorio disporne”.
Quanto accaduto a Cagliari è finito anche al centro di una tenzone tra il sindaco Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d’Italia e le opposizioni di centrosinistra. Pd e sinistre hanno infatti criticato il primo cittadino per non aver assunto iniziative contro le contestate affissioni. Azioni che – secondo quanto dichiarato dal sindaco – sarebbero state illegittime perché i manifesti si trovano su superfici e aree di proprietà privata. Evidenze che non hanno impedito alla scrittrice Michela Murgia di indirizzare pesanti critiche a Truzzu. Accuse che la fascia tricolore ha rispedito al mittente senza mezze misure: "L’unica cosa che mi consola è che nel ridicolo tentativo di attaccarmi non si è nemmeno resa conto che ha richiamato i princìpi da me sostenuti.
Ovvero che siamo una Nazione libera e ognuno può dire quello che vuole. Anche corbellerie infinite. E lei in questo è indubbiamente al top”. La parola adesso passa alla procura. Saranno gli inquirenti a decidere se le affissioni si pongono in contrasto con l’ordinamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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