Heinz inventa la Carbonara in lattina. La rivolta degli chef: "Una vergogna"

La carbonara in scatola sarà venduta a 2 euro per lattina

Heinz inventa la Carbonara in lattina. La rivolta degli chef: "Una vergogna"
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Avete ancora voglia di combattere per l'ortodossia della Carbonara, il piatto più travisato della Grande Trattoria Italia? Ebbene, ora potete prendervela anche con la sua versione in lattina. Come una zuppa qualsiasi ma senza nemmeno la nobilitazione artistica seriale di Andy Warhol. A inscatolare il più celebre primo italiano è infatti la diretta concorrente della Campbell's, ovvero la Heinz. Pronta a mettere in commercio nel Regno Unito gli «Spaghetti Carbonara, pasta in creamy sauce with pancetta» (ovvero: pasta in salsa cremosa con pancetta). La lattina è squillante, gialla di colore, e beffardamente riporta anche l'avvertenza: «Nessun colore artificiale». Come se non ci fossero già abbastanza delitti per una sola lattina.

Ora, per i puristi della Carbonara ci sono cose insopportabili: intanto il fatto che i britannici mettano le forchette nei nostri piatti, god damn! Poi il fatto che si costituiscano dichiarando tra gli ingredienti la pancetta(perfino i vegani sanno che si deve usare il guanciale) e la «creamy sauce», che manifesta l'uso della panna. Non si hanno notizie del formaggio usato, ma speriamo a questo punto che non siano andati a procurarsi dell'autentico Pecorino romano, che a questo punto sarebbe sprecato.

Ora, sulla pelle della Carbonara è stato detto e fatto di tutto negli ultimi mesi. Si è sostenuto che si tratti di una ricetta americana, che la prima versione documentata in Italia dalla Cucina Italiana prevedeva gruviera, aglio e pancetta (arieccola). Ma che ora debba diventare un piatto da fuori sede di Oxford, al prezzo di 2 sterline a barattolo ci sgomenta. Anche perché, che diamine, nel Regno Unito costa tutto uno sproposito: proprio la nostra Carbonara deve diventare l'ammortizzatore alimentare dei sudditi di Sua Maestà? «Si dovrebbero vergognare», reagisce lo chef Gianfranco Vissani.

«Una bastardizzazione della nostra cucina, un'idea orrenda», aggiunge Cristina Bowerman, cheffe di Glass Hostaria a Trastevere. Potremmo vendicarci mettendoci a stravolgere il loro pudding. Ma rischieremmo pure di far loro un favore.

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