I cagionevoli Fantozzi del settore pubblico

La Cgia di Mestre ha tra l'altro appena pubblicato le statistiche delle malattie degli ultimi sette anni, fondandosi sui dati dell'INPS, e non c'è niente da fare: gli statali si ammalano molto di più rispetto ai dipendenti del settore privato

Fermo immagine film "Il secondo tragico Fantozzi"
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In Italia, si sa, c'è da sempre una strana pandemia, che non passa mai, e che colpisce sempre gli impiegati dei settori pubblici. Ancora questa malattia non ha un nome scientifico, tuttavia ci sono dei dati, non è un luogo comune, è proprio il posto, il posto di lavoro pubblico. Che è il famoso posto fisso italiano. La Cgia di Mestre ha tra l'altro appena pubblicato le statistiche delle malattie degli ultimi sette anni, fondandosi sui dati dell'INPS, e non c'è niente da fare: gli statali si ammalano molto di più rispetto ai dipendenti del settore privato.

Cos'è dunque questa misteriosa malattia che infetta gli statali? Bisogna rivolgersi all'OMS? Forse no, ma alle strutture dello statalismo italiano, non è contagiosa per gli altri stati. Anche perché, si sa, il famoso posto fisso deve essere statale. Se sei statale sei in una botte di ferro.

Magari una botte con dei batteri non ancora identificati, ma che ti procurano cose lievi, raffreddori che ti fanno stare a casa un paio di giorni, mal di testa un altro paio di giorni, certificato medico (un certificato medico da noi non si nega a nessuno) e via, salotto e tv per ricaricarsi un po'. Sembrano quasi, a pensare male (ma io non penso mai male, nooo!), delle piccole vacanze da prendersi ogni tanto, perché gli statali, a differenza dei privati, si stancano molto, lavorano per lo Stato, porca miseria. E quando lavori per lo Stato ti ammalerai pure di più, ma di patologie meno gravi, tendi a guarire in fretta, per poi riammalarti di nuovo, sempre di piccole cose.

I dati dicono, inoltre, che questa pandemia dei lavoratori statali è più frequente nelle regioni del Sud (non penso assolutamente male, neppure qui, ci sono a Nord e a Sud, cito solo i dati), al che mi spiego molte cose, visto che penso a diversi miei nonni e zii di Napoli, e da piccolo domandavo sempre a mia mamma perché fossero spesso malati. Mi preoccupava aver ereditato qualche malattia genetica, ero ancora ingenuo.

Non è che si possa dimostrare, dice la Cgia, che ci sia un comportamento assenteista, sebbene nel periodo del Covid è come se avessero preso tutti il Covid contemporaneamente, un Covid di Stato che non finiva mai (mi ricordo a Roma, l'immondizia si accumulava perché la maggior parte dei dipendenti avevano il Covid, un Covid lungo quanto tutta la durata della pandemia). Tuttavia chi lavora nel settore privato quando si ammala si ammala sul serio, quelli che lavorano nel pubblico sono spesso malaticci.

Guarda caso (ma non sto insinuando niente, ci mancherebbe), chi lavora nel privato è anche più facilmente licenziabile di un dipendente del settore pubblico.

Al che mi viene in mente Fantozzi, geniale caricatura dell'impiegato tipo, che lavorava in una mega ditta con un mega direttore (tipico esempio di grande industria con partecipazione statale) e si lanciava dal balcone per prendere l'autobus al volo per non arrivare in ritardo: i veri Fantozzi sono quelli che lavorano nel settore privato.

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