Bufera su AstraZeneca. Lo stop della Germania. Seguono Italia, Francia e più di mezza Europa. Ema insiste: "È sicuro"

I (pochi) casi di trombosi allarmano e dopo Berlino arrivano i blocchi uno dopo l'altro. In attesa del verdetto dell'Agenzia europea sugli ultimi dati atteso per giovedì. L'Aifa rassicura gli italiani: "Scelta precauzionale"

Bufera su AstraZeneca. Lo stop della Germania. Seguono Italia, Francia e più di mezza Europa. Ema insiste: "È sicuro"

Sospesa la somministrazione delle fiale di AstraZeneca. Dopo due giorni di rassicurazioni (nonostante i casi di trombosi), a sorpresa Aifa stoppa tutto. Per precauzione. E lo fa un paio di ore dopo gli annunci di Ema, che per l'ennesima volta ribadisce invece la sicurezza del vaccino.

Una crepa inattesa quella tra le due autorità, solitamente concordi sulle cure e le sperimentazioni dall'inizio della pandemia. Probabilmente le posizioni sul farmaco torneranno a riallinearsi, ma per saperlo bisogna aspettare la riunione straordinaria convocata da Ema per giovedì.

Gli Stati europei nel frattempo fanno da sé, senza aspettare comunicazioni ufficiali dell'agenzia del farmaco e by passando, uno dopo l'altro, le autorità scientifiche. La Germania ferma le somministrazioni del vaccino in attesa di chiarimento. Idem la Francia e l'Olanda. Danimarca, Norvegia e Islanda avevano già sospeso l'uso del farmaco, seguite da Bulgaria e Irlanda. Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo bloccano l'uso di un lotto. Incerta la Spagna che, per ultima, si allinea ai colleghi europei. Extra Ue, l'Inghilterra è l'unica che continua imperterrita a utilizzare il vaccino.

L'annuncio di Aifa per lo stop in Italia arriva esattamente 24 ore dopo il blocco delle vaccinazioni in Piemonte, a seguito della morte del 57enne di Cossato, provincia di Biella, su cui è stata aperta un'indagine per omicidio colposo. Il «fermi tutti» piomba come una doccia fredda sui drive trough dove sono in corso le vaccinazioni nel primo giorno del super piano Draghi. Il direttore generale Aifa Nicola Magrini specifica che secondo lui «il vaccino è sicuro» e «la decisione è stata assunta in via precauzionale in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso».

La notizia tuttavia spaventa soprattutto le 250mila persone a cui è stata somministrata una dose del lotto «incriminato», quello che potrebbe aver causato anche la morte del militare di Augusta in Sicilia la scorsa settimana. Aifa chiarisce che nei prossimi giorni ognuno verrà contattato per avere delucidazioni sulla somministrazione della seconda dose.

Ma a questo punto sono necessarie verifiche sull'intera fornitura di vaccini AstraZeneca e non solo su un lotto. È urgente capire se le fiale siano la causa della formazione di coaguli nel sangue o meno.

L'Ema spiega che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nella popolazione generale. L'embolia infatti ha un'incidenza molto elevata nella popolazione: in media 60mila casi all'anno a prescindere dalla vaccinazione. «I benefici del vaccino AstraZeneca - rassicurano gli scienziati Ema - sono superiori ai rischi di effetti collaterali». Anche l'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, fa sapere che non c'è alcun motivo per smettere di somministrare il vaccino.

Tuttavia la frenata è una precauzione considerata necessaria da tutta Europa, Italia compresa. La speranza è che nella riunione di giovedì vengano sciolti i dubbi residui. Ma è chiaro a tutti che le morti sospette di persone in salute appena vaccinate non possa essere sottovalutata, al di là delle statistiche e degli annunci della stessa Astrazeneca che, non più di due giorni fa, aveva espresso la propria soddisfazione per i dati emersi dalla sperimentazione: 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino sono un «dato molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati».

Anche il parterre dei virologi, che fino a ieri avevano stemperato le tensioni e i dubbi «irrazionali» su AstraZeneca, chiedono più certezze. «Bloccare le vaccinazioni - spiega Antonella Viola, docente di Patologia generale all'università di Padova - con AstraZeneca è una misura precauzionale utile a far sapere che per il governo la sicurezza dei vaccini è essenziale».

Approva le misure Aifa anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano: «In questi casi le mezze misure possono alimentare agitazione soprattutto nei vaccinandi». Controtendenza anche a questo giro Matteo Bassetti. «Con questo stop facciamo perdere la fiducia nelle vaccinazioni».

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