Come ha fatto una semplice studentessa universitaria della Bocconi a diventare una delle più note fashion blogger del mondo? Ce lo spiega il giornalista Federico Mello che è da pochissimo andato in ristampa col suo saggio Essere Chiara Ferragni, una biografia non autorizzata edito da Aliberti Editore. Prima del «pandoro-gate», prima delle uova di Pasqua e delle bambole Trudi, Ferragni veniva osannata da tutta la stampa liberal. E tutte queste sperticate lodi nascondevano molto bene i «trucchi» che la giovane fashion blogger ha usato per diventare l'influencer più ascoltata e temuta dal mondo dello show-business. Ferragni ha sempre saputo trarre a suo vantaggio anche le situazioni più imbarazzanti. Basti pensare che la sua storia d'amore con Fedez è iniziata dopo che il noto rapper ha inserito in una delle sue canzoni questo verso: «Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton / Ed un collare con più glitter di una giacca di Elton John». Nulla di offensivo, ma neanche di troppo lusinghiero. «La cosa potrebbe finire qua se Chiara, con la sua solita capacità di sfruttare ogni occasione che le si presenta davanti, invece di offendersi non facesse suo quel verso», scrive Mello ricordando il video che la Ferragni fece mentre cantava la strofa della canzone di Fedez. Da lì in poi ha inizio la love-story dei Ferragnez che culminerà con la serie omonima trasmessa dalla piattaforma digitale di Amazon.
Ma prima di tutto questo c'è un episodio della coppia che è a dir poco emblematico per capire i fatti di oggi. Nel 2018 Chiara organizza, per il marito, una festa di compleanno a sorpresa al supermercato Carrefour di City Life, ma la situazione degenera rapidamente. Sui social girano alcuni video pubblicati dagli invitati «che, - si legge nel libro - insieme ai festeggiati, si distinguono in lancio di verdure, corse di velocità nei carrelli della spesa, scempio delle vettovaglie sugli scaffali e altre amenità da gioventù viziata». Il rischio che la festa diventi un boomerang che danneggi la coppia viene evitato grazie alla madre di Fedez (che è anche la sua manager), la quale risolve tutto una sorta di formula magica: «Allora diciamo che diamo tutto in beneficenza». Ma che la madre di Fedez sia il parafulmine perfetto lo si nota anche da un altro episodio. In un video pubblicato da Chiara si vedono accidentalmente username e password di account che è spesso intervenuto sui social per difendere i Ferragnez da critiche e polemiche. «È una vecchia tecnica da social manager, l'uso di ghost, di utenti fantasma, per indirizzare le discussioni a favore del brand che si promuove», spiega Mello prima di ricordare che Ferragni, colta sul fatto, ha ammesso parzialmente l'errore e ha concluso che il profilo in questione «è della mamma di Fede che, come ogni mamma, difende il proprio figlio. I figli so' pezzi 'e core».
Ah già, i figli, lo strumento prediletto della Ferragni per accrescere i suoi followers tant'è vero che i post in cui la Ferragni compare senza prole al seguito sono meno di cento. «Se i post di Chiara senza bambini ricevono una media di cinquecentomila like per post, quelli nei quali compare Vittoria scrive Mello nel suo saggio - ne raccolgono mediamente più del doppio, un milione e centomila (in trentatré di questi, inoltre, c'è solo la piccola Vittoria, e in questi casi i like salgono ancora, arrivando mediamente a un milione e duecentomila)».
Ma la Ferragni è stata abile anche quando ha sostenuto la causa Lgbt. Nel 2022 partecipa all'iniziativa #LoveFiercely facendo anche una donazione al progetto Scuola di Arcigay. «Un'altra iniziativa lodevole, non c'è che dire.
Anche se, in realtà, Chiara sa bene come non farsi mai sfuggire un'occasione di marketing appena questa si presenta», scrive Mello ricordando che le coppie di modelli ritratte nei cartelloni indossavano «magliette e canottiere con in bella vista il brand dell'influencer».
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