I video-dossier contro Fdi. Il giallo su nuove puntate

Donzelli: "Mai successo con altre formazioni". Il Pd cavalca il caso: "Così ci isolano in Europa". La Segre: "Sarò cacciata?"

I video-dossier contro Fdi. Il giallo su nuove puntate
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C'è altro materiale di Fanpage contro Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia. Il tutto dovrebbe essere diffuso con altre «parti» dell'inchiesta-video. Le puntate previste per le prossime settimane sono due, forse tre. Un centellinare che serve a tenere alta l'attenzione mediatica. E magari a provare a far saltare i nervi alla formazione partitica guidata dalla presidente del Consiglio. Del resto l'obiettivo di questa forma di «giornalismo sotto copertura» era anche quello di provare a colpire i dirigenti di Fdi. Operazione che comunque non è riuscita. Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile nazionale dell'organizzazione, ha ricordato come quanto subito da Gioventù nazionale non abbia precedenti nella storia della Repubblica. «Nessun altro è stato spiato con simili modalità per mesi e mesi da un soggetto che si è nascosto dietro false generalità e che ha conquistato con l'inganno la fiducia di minorenni e ventenni», ha rammentato. Donzelli ha anche smentito la versione di Fanpage secondo cui altri partiti sarebbero stati «spiati» attraverso le stesse modalità.

Nel frattempo, anche parecchi giuristi hanno preso posizione, tra questi i costituzionalisti Francesco Saverio Marini e Felice Giuffrè. Entrambi hanno espresso perplessità, per usare un eufemismo, sull'attività inchiestistica di Fanpage su Gn, in relazione alla deontologia professionale.

Elly Schlein continua a sbracciarsi, gridando allo scandalo. «È gravissimo - ha dichiarato la segretaria del Partito democratico, al margine del Pride di Milano - che la presidente del Consiglio, anziché rispondere, affrontare e prendere provvedimenti sul merito che emerge dell'inchiesta di Fanpage, che rileva un problema molto grande di antisemitismo, razzismo e apologia del fascismo alla base della sua giovanile, abbia colto l'occasione per un attacco molto forte alla libertà di stampa e alla libertà dei giornalisti». Ma la premier Meloni ha risposto eccome, annunciando subito provvedimenti nei confronti dei militanti di Gn. La presidente del Consiglio ha però segnalato un problema di metodo. Una considerazione - quella sul «metodo da regime» su cui Elly Schlein, lei sì, non ha pronunciato mezza parola. E allora viene da chiedersi cosa sarebbe accaduto, e quale sarebbe stata la reazione dei democratici, a parti invertite.

Intanto, dopo Roma, proseguono poi le proiezioni in piazza dei filmati dell'inchiesta di Fanpage. La polemica è con la Rai, che non darebbe il giusto spazio al caso. Il primo luglio tocca a Brescia, con il «Nuovo cinema antifascista».

Anche la senatrice a vita Liliana Segre è intervenuta sui contenuti dei filmati tramsessi, con un'intervista rilasciata a In Onda. «Io ho seguito nelle varie trasmissioni questa seduta, chiamiamola così, inneggiante anche a 'Sieg Heil', quindi anche questi motti nazisti che purtroppo io ricordo in modo diretto e non per sentito dire. Ora alla mia età - ha aggiunto - dovrò rivedere ancora questo? Dovrò essere cacciata dal mio Paese come sono stata già cacciata una volta?». Beatrice Lorenzin, del Pd, ha intravisto un «filo nero» che «collega» le puntate di Fanpage e l'«isolamento» in cui «la Meloni ha precipitato in Europa».

Affermazoni - quelle di Lorenzin - che arrivano dopo un G7 in cui la premier e l'Italia sono state assolute protagoniste. E con tutta evidenza non tenendo in considerazione il ruolo essenziale svolto dal nostro Paese in Europa e in Ue in questo momento storico.

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