Ilary contro Totti, denuncia in Procura: "Nostra figlia minore lasciata sola in casa"

La piccola Isabel ha 8 anni, l'ex campione è indagato per abbandono

Totti e Blasi all'inizio della loro relazione
Totti e Blasi all'inizio della loro relazione
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La cosa più intollerabile di un divorzio, quando ci sono di mezzo figli piccoli, è il fatto di dover iniziare a staccarsi dai propri bambini per «dividerli» con l'altro genitore. All'improvviso c'è del tempo che non è più il «nostro» tempo. I pasti, la buonanotte, la vacanza... tutto si infila in un cono d'ombra dentro al quale ci è concesso solo di immaginarli, «sentirli» e vegliarli a distanza. Ed è come strapparsi la carne di dosso.

La condizione indispensabile per non impazzire in una situazione come questa, è quella di potersi fidare dell'altro genitore per come baderà a loro.

Date queste premesse, è perfettamente comprensibile che Ilary Blasi si sia infuriata nello scoprire (secondo la sua versione di fatti) che l'ex marito Francesco Totti avrebbe lasciato la loro figlia più piccola Isabel (otto anni) da sola in casa e in stanze di hotel in più di un'occasione per partecipare ad appuntamenti mondani assieme alla nuova compagna, Noemi Bocchi. La conduttrice, almeno in una circostanza, si sarebbe resa conto della situazione grazie a una videochiamata con la bambina. Da lì la chiamata al 112 e l'indagine aperta dalla Procura di Roma contro l'ex calciatore per l'ipotesi di reato di abbandono di minore.

Si tratta di una denuncia penale punibile con il carcere (da sei mesi a cinque anni) ed è un reato «procedibile d'ufficio», vale a dire che se anche la Blasi decidesse di ritirare la denuncia contro l'ex marito, l'inchiesta andrebbe avanti in ogni caso. Indipendentemente dal fatto che, secondo i legali di Totti, la volta in cui Ilary chiamò il 112 e gli agenti del commissariato Ponte Milvio raggiunsero la piccola Isabel, la trovarono in realtà con una baby sitter.

Blasi sostiene che quella non sia stata l'unica circostanza «incriminata» e che addirittura, in occasione di un viaggio a New York, a dicembre del 2023, lei non fosse stata avvisata degli spostamenti della figlia. Altra faccenda che, se confermata, sarebbe da considerare imperdonabile. Ma c'è da tener conto della versione degli avvocati di Totti che negano le ricostruzioni della Blasi. E c'è da considerare, purtroppo, il clima di rancore nel quale questo matrimonio è andato a schiantarsi. Mai avremmo voluto vedere «l'ottavo Re di Roma» e la sua consorte separarsi, ma ancor meno avremmo voluto vederli odiarsi e ferirsi così tanto. Forse le accuse mosse da Ilary sono le più oggettive del mondo e forse Totti, ricostruendo le serate in questione, è in totale buonafede, ma avendo visto ciò che «è andato in scena» tra i due finora, il sospetto che anche questa denuncia sia un affondo personale, sfiora più di qualcuno. Anche perché, intanto, la causa di separazione non è ancora conclusa. Accuse di tradimenti, docu sulle loro vite, foto, social e discrediti vicendevoli. E denunce. Denunce un po' per tutto: per i Rolex, per le borse firmate e adesso per la figlia più piccola. Quella mossa a Totti è un'accusa infamante e giuridicamente pesantissima.

Non sappiamo certo quale sia il tenore del dialogo tra i due ex coniugi (posto che un dialogo diretto avvenga ancora e non sia affidato solo ai legali) ma sappiamo che avremmo scelto qualunque altro tipo di domestica «ritorsione» (negare le visite della bimba, pretendere garanzie in cambio, fargli scrivere da uno degli avvocati,

incendiargli il suo primo paio di scarpini da calcio...) piuttosto che far pendere una denuncia penale sulla testa del padre dei nostri figli. Se non altro perché sono cose che rischiano di ricadere proprio sui nostri figli.

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