In missione nelle zone più calde della Puglia. Nel Gargano per dare il sostegno del governo alle popolazioni martoriate dal nubifragio e a Taranto per partecipare a un incontro in prefettura sul caso Ilva. Ma l'accoglienza al premier Matteo Renzi non è così calda. Se a Peschici lo aspetta un vero e proprio bagno di folla, nella città dei due mari deve fare i conti con un sit in di operai e ambientalisti che lo hanno contestato duramente. Alcune decine di manifestanti hanno, infatti, urlato "Buffone, buffone!" contro il premier scandendo lo slogan "Taranto libera".
Renzi è arrivato a Taranto per incontrare in prefettura i rappresentanti dei lavoratori dell’Ilva e i rappresentanti locali di Confindustria e delle istituzioni. Al suo arrivo il presidente del Consiglio è stato contestato da un gruppo di militanti del movimento "Cittadini liberi e pensanti". I manifestanti chiedevano al capo del governo di poter partecipare con un loro rappresentante all'incontro perché "non si sentono rappresentati dai sindacati confederali e dal sindaco" e lamentavano anche la scarsa attenzione del premier all’emergenza sanitaria e ambientale a Taranto.
Accompagnato dai sottosegretari allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti e alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, Renzi ha presieduto il tavolo a cui erano seduti i sindaci di Taranto e Statte, Ezio Stefano ed Angelo Miccoli, il presidente di Confindustria Enzo Cesareo, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabrizio Nardoni, rappresentanti della Camera di Commercio, dei sindacati metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm ed anche dell’Unione sindacale di base.
"L’Ilva è una questione prioritaria per il governo - ha assicurato Renzi - è una scommessa di questo governo che vuol dimostrare che si può fare impresa rispettando la salute". Per questo il premier ha promesso di tornare a Taranto entro Natale per "seguire gli sviluppi delle tante questioni aperte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.