India, sconfitta per il premier Modi. Punito per la gestione della pandemia

In tutti gli Stati, tranne che nell'Assam, vittoria dell'opposizione

India, sconfitta per il premier Modi. Punito per la gestione della pandemia

Rara sconfitta politica del partito nazionalista del premier indiano Narendra Modi, il Bharatiya Janata Party (Bjp), nelle elezioni locali che si svolgevano in alcuni Stati dell'India. Il risultato è il probabile segno del malcontento degli elettori per la cattiva gestione della pandemia, che sta causando una strage nel Paese, dove ieri si è registrato un altro record di morti, ben 3689. I nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono stati 392.488, dopo che sabato per la prima volta il Paese aveva passato la soglia dei 400mila casi, probabilmente a causa dei raduni elettorali e religiosi delle scorse settimane.

Il Bjp attendeva un significativo risultato in particolare nel Bengala Occidentale, uno dei pochi Stati dove non controllava la maggioranza parlamentare: invece, la chief minister uscente e nota critica del premier, Mamata Banerjee, ha conquistato un terzo mandato e col suo partito All India Trinamool Congress ha ottenuto 216 seggi su 294. Il Bjp ha portato a casa 75 seggi: un progresso rispetto agli appena tre seggi conquistati nella consultazione del 2016, ma molto al di sotto delle previsioni.

Modi e il suo ministro dell'Interno, Amit Shah, si sono spesi in prima persona nella campagna elettorale in Bengala Occidentale e sono stati entrambi fortemente criticati per aver dato priorità alla politica, trascurando la risposta alla pandemia. L'India in questi giorni ha superato per la prima volta la soglia dei 400mila casi giornalieri ed è alle prese con una grave mancanza di posti letto e ossigeno negli ospedali. Le elezioni locali si sono svolte anche in altri Stati come l'Assam, il Tamil Nadu, il Kerala e Puducherry. Tranne che in Assam - di cui il Bjp ha mantenuto la guida - negli altri si sono affermate le oppsizioni. In Kerala è stato rieletto chief minister il politico di sinistra, Pinarayi Vijayan, e la coalizione Ldf contraria a Modi ha conquistato 87 su 140 seggi.

Il premier Modi ha incontrato ieri mattina il ministero della Salute per fare il punto sulla situazione sanitaria a dir poco critica in cui versa il Paese, dove l'epidemia potrebbe essere esplosa anche a causa dei raduni religiosi, oltre che di quelli politici. Gli ospedali stanno conducendo una vera e propria battaglia per salvare i pazienti, alle prese con una cronica mancanza di posti letto e di ossigeno.

Intanto continuano ad arrivare aiuti dall'estero, come per esempio macchinari per l'ossigeno inviati a New Delhi da Germania e Francia, parte di una più ampia campagna internazionale.

L'ambasciatore tedesco in India ha annunciato l'arrivo di 120 nuovi ventilatori, mentre quello francese ne ha promessi altre decine durante la cerimonia con cui ha accolto la consegna di otto macchinari per la produzione di ossigeno. Anche il Regno Unito, Paese europeo più avanti nella lotta al Covid grazie alla sua potente ed efficiente macchina vaccinale, ha mandato aiuti: in totale finora 495 concentratori di ossigeno e 200 respiratori.

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