Il cardinale Walter Kasper, teologo tedesco riformista, nel suo servizio per la Santa Sede si è sempre interessato di unità dei cristiani, tanto da esser stato con Giovanni Paolo II e con Benedetto XVI per nove anni a capo del dicastero vaticano che si occupa di questo tema. È uno dei porporati più vicini a Papa Francesco e anche oggi, con una chiesa tedesca in cammino verso posizioni distanti da quelle ufficiali, torna a riflettere sul tema dell'unità.
Eminenza, ha avuto modo di leggere la lettera che il cardinale Marx ha consegnato al Papa?
«Sì, e devo dire che sono rimasto molto sorpreso per questa decisione del cardinale Marx che però va compresa, perché immagino che sia frutto di una grande sofferenza. Adesso penso che si debba soltanto aspettare quale sia la reazione di Papa Francesco per poter avere un quadro più chiaro di cosa sia successo».
La lettera parla del tema degli abusi ma forse in Germania a monte c'è qualche altro problema
«La Chiesa, non soltanto quella tedesca, è nel bel mezzo di una crisi e il Santo Padre lo sa bene. Molti nel mio Paese abbandonano la Chiesa cattolica, ci sono sempre meno praticanti, le chiese non sono vuote ma la tendenza è negativa, ci sono poche vocazioni e si cerca un modo per reagire».
Il cardinale Marx parla di Chiesa a un «punto morto»
«Io non posso dire questo perché non conosco la situazione chiaramente come magari la conosce chi ha analizzato i dati, ma è chiaro che il tema degli abusi sessuali ha scosso molta gente. E questo ha il suo peso».
In Germania questa piaga ha creato una grande spaccatura?
«Ha creato sofferenza e scandalo tra i fedeli ma in altri Paesi del mondo la situazione è ancora più grave che in Germania: pensiamo agli Usa o alla Francia».
Dopo tutte le discussioni su celibato, donne, morale sessuale, qualcuno parla di scisma in Germania. Pensa che succederà davvero?
«No, non vedo nessuno scisma all'orizzonte. E devo dire grazie a Dio. Molti hanno paura che possa esserci uno scisma dopo questo cammino sinodale che sta facendo la chiesa tedesca, ma non ci credo. È vero che molti abbandonano la chiesa cattolica ma non significa che ne facciano una nuova! Spesso escono dalla Chiesa e rimangono senza una vera casa, non aderiscono al protestantesimo».
Le posizioni di molti vescovi tedeschi però sono distanti da quelle di Papa Francesco.
«È vero, ma è una storia che va avanti da lungo tempo: nella Chiesa è sempre stato così, ci sono sempre state discussioni, confronti, più o meno
accesi, ma alla fine si è sempre trovata una soluzione. E poi c'è da dire che questo cammino sinodale tedesco non ha ancora deciso nulla, non si parla della posizione della Chiesa ma delle proposte di alcuni dentro la Chiesa».
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