Jacopo Granzotto
Soffocati sotto la terra, in uno scavo profondo sette metri e dove era stato posizionato un tubo per il collettamento della rete fognaria. Sono morti così Massimo Marrelli, 59 anni, noto imprenditore nel settore della sanità, Santo Bruno, 53 anni, muratore di Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino, 45 anni bracciante agricolo di Cutro, Mario Cristofaro, 49 anni, manovale di Crotone. Una tragedia che si è consumata sabato notte, quando i quattro - insieme ad altri operai - stavano riparando la condotta nella tenuta di Marrelli a Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, alle porte di Crotone. Un lavoro iniziato nel pomeriggio e proseguito fino a quando la terra a lato dello scavo è franata sopra le 4 persone che in quel momento si trovavano dentro il cunicolo, seppellendole in piedi. Sono stati gli operai a lanciare l'allarme. Tentativo vano. Solo all'alba le operazioni di recupero delle salme sono potute terminare, anche a causa del maltempo. Massimo Marrelli comandava un gruppo imprenditoriale con interessi nel campo della sanità, ma anche in agricoltura e nell'editoria. Aziende seguite assieme alla moglie, Antonella Stasi, 52 anni, che ha ricoperto la carica di vicepresidente della Regione Calabria dal 2010 al 2014.
Una tragedia causata da una clamorosa ondata di maltempo che da ieri sta flagellando l'Italia e che costringerà molti sindaci a non aprire le scuole oggi. Dal nord alle tirreniche e fino al sud, isole comprese, oggi è giornata di massima allerta. Qualcosa come tutta la pioggia di un mese autunnale concentrata in un'ora o due su terreni già gravati da 72 ore di pioggia incessante. Questo lo scenario previsto oggi, in particolare nel pomeriggio tra le 17 e le 18, sulla Liguria, sul Piemonte, Trentino, Veneto e Friuli senza dimenticare Lazio e Roma, Toscana e Firenze, quando una fortissima perturbazione atlantica, preceduta e rinvigorita da inclementi impetuose correnti caldo umide sciroccali, cozzerà contro l'Italia. E la Protezione civile non può fare altro che lanciare allerte. A cominciare dal Veneto, dove il governatore Zaia ipotizza l'arrivo di una «tempesta perfetta». Oggi a Padova, Vicenza, Verona e a Belluno niente scuola. I bacini di Laminazione di Trissino, Caldogno e Colombaretta (realizzati dopo l'alluvione del 2010) sono pronti ad essere attivati. Avverte il meteorologo Marco Monai del Centro regionale di Teolo: «Siamo di fronte a condizioni simili a quelle che determinarono le alluvioni passate». A Venezia oggi prevista acqua alta. Fino a domani scuole e asili chiusi. Ancora. Allerta gialla in Alto Adige dove sabato è caduta la pioggia di un mese e dove sono esondati il Sarca e il Brenta. Ieri sera poi chiusa fino all'alba l'A22 tra Vipiteno e l'uscita Brennero per una frana. A Genova una tromba d'aria ha scoperchiato molti tetti. Anche qui scuole chiuse. In Friuli allerta rossa anche domani. In Lombardia sotto osservazione il Lambro e il Seveso. Continua a nevicare in Valtellina sopra i 1500 metri. Resta chiusa la statale 38 dello Stelvio fra Bormio e il passo dello Stelvio. Nel Lazio la Raggi chiude le scuole per allerta arancione. Come in Toscana, dove a Livorno parchi e scuole rimarranno chiusi.
Così come a Genova. Domani qualche schiarita concederà una tregua, ma da mercoledì arriva un nuovo peggioramento. Occhio alle temperature: da giovedì torneranno a risalire. Sabato a Roma e Napoli attese massime di 24-25 gradi. Pazzesco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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