Il presidente del Consiglio apre alla discussione sulla legge elettorale "la discussione parlamentare viene gestita dal parlamento - osserva Matteo Renzi a margine dei lavori dell'Assemblea Onu a New York -. Il governo ha dato la massima disponibilità a intervenire nelle forme e nel tempo che il parlamento vorrà". La proposta del M5S sulla legge elettorale "è un fatto di chiarezza: il M5S ha detto la sua posizione. Ora aspettiamo Berlusconi e Salvini, aspettiamo che ci siano tutte le posizioni in campo e poi faremo le modifiche necessarie".
La decisione della Consulta di rinviare l'udienza sull'Italicum (inizialmente prevista per il 4 ottobre) ha scatenato le reazioni dei partiti. Il primo a scoprire le carte è stato il M5S, che ha scaricato la legge definendola "incostituzionale e antidemocratica", chiedendo contestualmente il ritorno al sistema proporzionale ed alle preferenze. Il Pd ha risposto prontamente. "Se il M5s dice no all'Italicum a favore della proporzionale - ha scritto su Twitter il senatore Pd Giorgio Tonini - allora deve accettare le alleanze in parlamento per dar vita al governo". Il senatore Andrea Marcucci (Pd) è andato all'attacco: "Tanto rumore per nulla, il M5S vuole ritorno alla Prima Repubblica. Proporzionale e preferenze, alla faccia del nuovo". Ma nonostante le schermaglie qualcosa si è mosso.
Sull’Italicum serve una mozione di maggioranza che impegni a modifiche in tempi certi. È la richiesta di Area Popolare al Pd, al termine della riunione dei gruppi parlamentari. E a questo "si lavorerà fra oggi e domani", spiega il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi. Se ciò non dovesse realizzarsi Ap presenterà una propria mozione a Montecitorio. "Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno - spiega la capogruppo al Senato Laura Bianconi - ma passare dalle parole del premier" al lavoro in parlamento.
Il Pd dovrebbe aprire alla richiesta di Ap. Si va verso una mozione unitaria della maggioranza che impegnerà il governo a modificare l'Italicum. Fonti del Pd giudicano "ragionevole" la soluzione proposta da Ap. La decisione, spiegano le stesse fonti, verrà vagliata prima dall'Ufficio di presidenza, che si terrà a breve, nella pausa dei lavori dell'aula della Camera, e portata alla riunione del gruppo di questa sera per il via libera definitivo. Il testo dovrà essere depositato entro domani mattina.
Su cosa si lavora
Le forze della maggioranza alla Camera cercano di mettere a punto una mozione comune sulle correzioni da apportare all’Italicum. L’obiettivo dei democratici è quello di elencare punto per punto i passaggi su cui aprire una discussione. Si tratterà, fanno sapere dallo stato maggiore del Nazareno, di un testo snello, appena poche righe in cui si metterà nero su bianco una "volontà di lavoro comune che era già stata manifestata".
Slitta a domani alle 15 l’assemblea del gruppo Pd Camera che dovrà occuparsi delle mozioni sulla legge elettorale. All’origine dello slittamento la discussione ancora in corso all’interno della maggioranza sulla scelta di presentare una mozione di maggioranza, che Ap vorrebbe fosse sottoscritta anche dal Pd.
I dem intanto si riuniranno sul punto in un ufficio di presidenza durante le dichiarazioni in aula sul ddl Cyberbullismo. Al termine dei lavori in aula dovrebbe riprendere la riunione di maggioranza per decidere il da farsi.
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