Mentre Matteo Renzi ora si dice disposto a rivedere l'Italicum - pur non rivelando ancora la data del fatidico referendum costituzionale e non aprendo ancora nessun tavolo di confronto - il governo rischia un grosso smacco il prossimo 4 ottobre.
È il giorno in cui la Corte Costituzionale si riunirà per esaminare i ricorsi presentati dai tribunali di Messina, Torino e dovrà valutare l'effettiva costituzionalità del nuovo sistema elettorale. Come ricostruisce Repubblica, un po' tutte le forze politiche contrarie all'Italicum sperano in una bocciatura che minerebbe la tenuta del governo.
Una sentenza dovrebbe arrivare in tempi brevi e dovrebbe basarsi su tre rilievi presenti nell'ordinanza emessa dal tribunale di Torino il 5 luglio, cioè solo quattro giorni dopo l'entrata in vigore dell'Italicum: il premio di maggioranza, il divieto di apparentamento (cioè di alleanza)
tra partiti al ballottaggio e le cosiddette candidature plurime (la possibilità di presentarsi in più collegi). Tutte questioni che sollevano dubbi di costituzionalità. E che agitano i sonni del premier.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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